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Rifiuti in Sicilia, raccolta in tilt

Lavoratori in sciopero ad Agrigento e nel Trapanese: da mesi non ricevono gli stipendi. Un debito da un milione di euro fa chiudere la discarica di Caltanissetta

PALERMO. In tilt il sistema rifiuti in Sicilia. Dopo l’annuncio della chiusura della discarica di Siculiana, previsto per venerdì che fermerà la raccolta in provincia di Caltanissetta, l’emergenza spazzatura si profila all’orizzonte anche di altre due province: Agrigento a Trapani.

AD AGRIGENTO NIENTE STIPENDI DA TRE MESI. Gli operatori ecologici delle ditte dell'Ato Gesa, impegnate nella raccolta dei rifiuti ad Agrigento, infatti, hanno proclamato lo sciopero ad oltranza a partire da lunedì. I lavoratori non percepiscono alcuni mesi di stipendio e altre spettanze arretrate. "Purtroppo - dice il sindacalista Nino Stella della Fit Cisl - l'immobilismo delle amministrazioni comunali che non hanno intenzione di anticipare le somme dovute, costringerà i lavoratori ad incrociare le braccia, determinando, ancora una volta, l'ennesima emergenza igienico - sanitaria".

NEL TRAPANESE STOP DEI DEPENDENTI. Una cinquantina di operatori ecologici della 'Belice ambiente', da tre mesi senza stipendio, la scorsa notte non si sono presentati al lavoro e adesso rischiano provvedimenti disciplinari per essersi assentati, secondo l'Ato Tp2 "senza giustificazione".
Da quando è stata creata la società d'ambito, operativa dal 2005, che gli operai hanno avuto sempre problemi nel versamento degli stipendi e lamentano la mancanza di sicurezza. I sindaci dei comuni soci di Belice ambiente domani si riuniranno per affrontare la situazione finanziaria della società; martedì prossimo è in programma un incontro con i sindacalisti per discutere del problema dei salari.

CALTANISSETTA, CHIUDE LA DISCARICA. Sull'emergenza rifiuti a Caltanissetta pesa l'incognita della chiusura, venerdì prossimo, della discarica impianto di Siculiana. Questa mattina l'Ato Cl1 ha chiesto all'assessorato regionale all'Energia di fare entrare i compattatori del capoluogo nisseno nella discarica di contrada Timpazzo, tra Gela e Niscemi, ma si attende una risposta che se non arriverà rischia di trasformare 15 comuni nisseni in una pattumiera a cielo aperto.
Intanto, l'Ato Cl1 attende il pagamento della seconda rata, da parte dei cittadini, fissata per il 31 agosto, il cui importo si saprà nei prossimi giorni. Queste somme serviranno per effettuare il pagamento degli stipendi di luglio ai netturbini che sono pronti a dichiarare lo sciopero. Qualche sindaco oggi ha preannunciato che pagherà il debito entro domani alla ditta che gestisce il sito di Siculiana, che vanta un credito complessivo di un milione di euro nei confronti dei 15 comuni.
Per chi pagherà sarà possibile continuare a conferire i rifiuti, tutti gli altri Comuni insolventi dovranno attendere che l'assessorato all'Energia indichi una discarica alternativa.

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