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Incendi, vescovo Trapani: "Chi uccide la natura uccide l'uomo"

"E' peccato grave distruggere quanto il Signore ci ha affidato e ha messo nelle nostre mani - ha continuato - per il bene dei singoli e dell'umanità intera"

TRAPANI. "Il rispetto per la persona umana passa attraverso il rispetto per la natura. Dove la natura è ferita l'habitat diventa invivibile per l'uomo. Chi uccide la natura uccide l'uomo". Con queste parole ieri sera il vescovo di Trapani Francesco Micciché ha iniziato la sua omelia nel corso della concelebrazione eucaristica che si è tenuta presso il Santuario di Sant'Anna, evacuato l'altro sabato a causa dell'incendio che ha praticamente divorato la montagna di Erice.    


"E' peccato grave distruggere quanto il Signore ci ha affidato e ha messo nelle nostre mani per il bene dei singoli e dell'umanità intera - ha Aggiunto - Tradiamo il progetto di Dio quando perseguiamo obiettivi che contrastano con la legalità nella logica aberrante dell'interesse personale. Abusare, inquinare, deturpare l'ambiente, in qualunque modo avvenga, è un atto incivile, un'azione immorale. L'ecologia non può diventare una bandiera ideologica o partitica. E' un problema vitale che ogni uomo e donna sensibile e responsabile  deve sentire come suo preciso dovere. Per i fratelli e le sorelle che si macchiano di un così grave peccato - ha concluso - chiedo la conversione del cuore".

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