PALERMO. Il Tar di Palermo ha accolto il ricorso presentato da Legambiente Sicilia ed Associazione Man (Associazione Mediterranea per la Natura) ed ha sospeso il calendario venatorio 2010/2011 ed il Piano regionale faunistico venatorio 2006/2011.
Il Tar Palermo conferma una giurisprudenza costante negli ultimi quattro anni e di grande rilievo sul piano giuridico e per gli effetti positivi sulla conservazione della fauna in quanto sentenze ed ordinanze sono caratterizzate da un forte richiamo al rispetto della Normativa Comunitaria e dei criteri tecnici che devono presiedere alla disciplina della caccia.
“Siamo molto soddisfatti – dichiara Angelo Dimarca, responsabile regionale del dipartimento conservazione natura di Legambiente Sicilia – perché questa ordinanza comporta la rigorosa tutela dei siti di importanza comunitaria, delle zone di protezione speciale, delle rotte di migrazione, delle specie maggiormente minacciate e soprattutto dispone la sottoposizione a preventiva valutazione di incidenza ambientale del calendario venatorio e del piano regionale faunistico venatorio (previste e mai attuate dal 2003). Ma, soprattutto viene smentita l’azione assurda dell’assessorato regionale alle Risorse agricole che da anni emana calendari venatori su motivazioni di mera opportunità politica disattendendo direttive comunitarie e decisioni del Tar, del Consiglio di Stato e della Cassazione Penale”.
Caccia in Sicilia, il Tar sospende il calendario venatorio
Accolto il ricorso presentato da Legambiente Sicilia e dall’Associazione Man. “Questa ordinanza comporta la rigorosa tutela dei siti di importanza comunitaria”
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