CALTANISSETTA. Dopo la sentenza che ha assolto gli imputati, condannati in primo gardo per l'omicidio di suo figlio Francesco, Anna Bonanno ha gridato il suo dolore in aula. Poi si é chiusa in se stessa e si è rifugiata in casa con la sorella, che non l'ha mai lasciata sola dal giorno della tragedia il 16 dicembre 2005. "Mio nipote oggi è stato ucciso per la seconda volta - dice lo zio di Francesco, Angelo Ferrigno, sindaco di Barrafranca - Come può un giudice condannare all'ergastolo e l'altro assolvere? Questo vuol dire che la giustizia non esiste e questi da innocenti sono stati in carcere 4 anni". Gli imputati hanno ascoltato la sentenza, che è stata letta a porte chiuse, e poi sono scoppiati a piangere. L' assoluzione comunque non giunge del tutto inattesa. In primo grado i 4 imputati erano accusati di omicidio ma il pm aveva chiesto la condanna di Giuseppe Faraci per il delitto mentre per Calogero Mancuso, Salvatore Randazzo e Antonio Lo Bue la condanna solo per violenza sessuale su minori. La sentenza di primo grado gettava ombre sull'impianto accusatorio e sulla ricostruzione delle fasi del delitto. Per la corte d' Assise d'appello l'assassino di Francesco è ancora sconosciuto.
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