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Spari dopo insulti su Facebook: due arresti ad Avola

Tre colpi di pistola sono stati sparati dopo alcune offese apparse sul social network. In manette Vincenzo Morale, 41 anni, e Duccio Morale, 29

AVOLA. Ci sarebbero alcune offese affidate alle pagine di Facebook, dietro la violenta lite tra parenti conclusasi con tre colpi di pistola sparati da uno dei contendenti e l'arresto di due persone, una delle quali è finita in ospedale in quanto coinvolto durante la fuga in un incidente stradale. Teatro della vicenda Avola, grosso centro a circa 25 chilometri da Siracusa.  In cella - con l'accusa di concorso in minacce, detenzione di arma da fuoco, spari in luogo pubblico e danneggiamento aggravato - è finito Vincenzo Morale di 41 anni. In ospedale si trova invece ricoverato per ferite alle gambe il nipote Duccio Morale di 29 anni.  Secondo quanto ricostruito dalla polizia di Avola, ieri sera Duccio Morale avrebbe avuto un vivace alterco con un cugino, che si trovava agli arresti domiciliarti. Il litigio, tra il ventieseienne agli arresti domiciliari che avrebbe inveito dal balcone di casa, e il parente che era in strada sarebbe nato da alcune spressioni irrguardose apparse su Facebook e relative alla moglie del giovane che si trova ai domiciliari.    Il litigio sembrava in qualche modo rientrato, ma a distanza di qualche ora Duccio Morale, assieme ad uno zio, è tornato con una pistola calibro 7,65. I due hanno sparato tre colpi contro l'auto in sosta del ventiseienne, per fuggire subito dopo. Ma nelle concitate fasi della fuga in moto i due hanno avuto un incidente stradale a causa del quale Duccio Morale ha subito ferite alle gambe tanto da essere stato sottoposto a intervento chirurgico. Per lo zio si sono invece aperte le porte del carcere.

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