PALERMO. Circa mille litri di acqua potabile al secondo vengono persi per la rottura della condotta "nuovo Scillato", inattiva da fine febbraio, ma che ha lavorato a singhiozzo per tutto il 2009. Per sollecitare la manutenzione e il conseguente ripristino della condotta che approvvigiona la città di Palermo, i sindacati Uilcem, Femca Cisl e Filcem Cgil hanno scritto al presidente e ai dirigenti dell'Amap e al sindaco di Palermo. "La condotta si è rotta a causa di una frana - spiega Antonino Musso segretario provinciale della Filcem Cgil - Già in passato era stata parzialmente riparata, ma da un anno a questa parte la gran parte dell'acqua si perde. Sarebbero infatti necessari lavori per rimettere a pieno regime la condotta, una delle principali di Palermo". I sindacati hanno già sollecitato l'Amap nei mesi scorsi, ma l'azienda ha passato le competenze per le infrastrutture e la manutenzione alla società privata Aps che però non è ancora intervenuta. "Sappiamo che è stata avvertita anche la Protezione civile regionale - ha proseguito Musso - ma nessuno é ancora intervenuto, compreso il sindaco. Per il momento, visto che ha piovuto fino a qualche settimana fa, i bacini e l'altra condotta,"Vecchio Scillato" bastano per l'approvvigionamento della città, ma presto le riserve
potrebbero non bastare". Secondo i sindacati, la rottura della condotta causa una perdita annuale di circa 30 milioni di metri cubi d'acqua.
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