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Palermo, sequestrati due monumenti in pessimo stato: denunciati in 22

Si tratta della chiesa di Santa Sofia e di Villa Arena. Mentre nell'edificio sacro era stato allestito un giardino, nel palazzo del '700 si sono verificati diversi crolli

Palermo. Sequestrati due monumenti in pessimo stato di conservazione a Palermo e denunciate ventidue persone. Il provvedimento, disposto dal pubblico ministero Amelia Luise ed eseguito dai vigili urbani del Nucleo tutela patrimonio artistico, riguarda la chiesa di Santa Sofia e Villa Arena. La chiesa, che si trova nell'omonima piazzetta in corso Vittorio Emanuele, nel cuore del Cassaro, fu costruita dalla maestranza dei tavernieri nel 1589. Sono stati denunciati i due proprietari di un'abitazione adiacente che avevano costruito una scala abusiva per accedere all'edificio religioso e utilizzarlo come giardino. La chiesa appartiene al Fondo edifici di culto che fa capo al ministero dell'Interno che l'ha espropriata alla Curia. La prefettura si è attivata, allertando la Sovrintendenza ai Beni culturali, ma per la ristrutturazione serve un finanziamento ministeriale. E intanto la chiesa crolla a pezzi, mettendo a rischio l'incolumità di chi vi abita vicino. I vigili urbani hanno messo i sigilli anche a Villa Arena, edificio nobiliare del '700 che si trova nel quartiere Cruillas. Anche in questo caso si sono verificati dei crolli all'interno della struttura. Adesso il Comune intimerà ai proprietari - venti persone tutte denunciate - di provvedere alla messa in sicurezza. Altrimenti sarà l'amministrazione ad occuparsene, presentando poi il conto dei lavori ai proprietari. Sarà possibile leggere un approfondimento sull'operazione, nell'edizione cartacea del Giornale di Sicilia domani in edicola.

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