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Lina Wertmüller: quella volta che a Taranto rifiutò di pagare il pizzo

Lina Wertmuller alla conferenza stampa di presentazione del film-tv Mannaggia alla miseria, quello per il quale rifiutò di pagare il pizzo

Lina Wertmüller, la regista oggi scomparsa, a Taranto disse no alle estorsioni, rifiutò di pagare il pizzo e insieme al suo staff abbandonò la città vecchia dove aveva programmato di girare un film dal titolo «Mannaggia alla miseria». Era verso la fine del 2008.

La polizia arrestò Ignazio Taurino e Giuseppe De Pasquale, che allora avevano, rispettivamente, 52 e 31 anni. Entrambi furono riconosciuti dagli uomini della produzione del film per il quale la Wertmuller aveva già fatto costruire il set. A muso duro, per garantire «tranquillità» durante le riprese e quindi girare senza fastidi, erano stati richiesti 50.000 euro, poi diventati 20.000. Invece di pagare, però, la troupe tolse le tende da Taranto e sotto scorta si diresse a Brindisi, prima denunciando quanto era accaduto.

Ignazio Taurino è morto a maggio 2019 a 63 anni - era malato da tempo - e l’allora questore di Taranto, Giuseppe Bellassai, vietò i funerali pubblici. La salma di Taurino raggiunse così direttamente il cimitero di Taranto dopo le esequie celebrate alla presenza dei soli familiari.

Personaggio di spicco del crimine di Taranto, Taurino è stato più volte coinvolto in inchieste e arrestato per reati di droga ed estorsioni. Per il pizzo chiesto alla regista Wertmüller, Taurino fu arrestato per poi patteggiare la pena. Nel 2015 una microspia piazzata in casa del boss registrò il rito di affiliazione che lo elevò al grado di «santa», il livello più alto nell’organizzazione mafiosa della Sacra corona unita.

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