"Sono sempre stata una donna tosta, con una grande voglia di vivere. Sono stata anche fortunata perchè ho avuto esperienze tragiche, con la morte che mi ha sfiorata più volte ma quando qualcuno già mi dava due o tre giorni di vita io ho sempre superato tutte le difficoltà". E’ una Gina Lollobrigida scatenata quella che si presenta a Taormina per ricevere stasera al Teatro antico il Premio cinematografico delle Nazioni alla carriera.
L’attrice 92enne non ci metteva piede da cinquant'anni, racconta all’AGI, quando vinse il David di Donatello come attrice protagonista di "Buonasera, signora Campbell" e non pensava che avrebbe fatto in tempo a tornarci, "ma la vita a volte ti riserva molte sorprese e questa mi fa felice perchè Gian Luigi Rondi, che questo premio lo ideò, era un grande amico che mi manca moltissimo, mi ha dato molti buoni consigli per la mia vita professionale, aiutandomi davvero".
Adesso la Lollo sta scrivendo la sua autobiografia: "In tanti mi hanno chiesto di scriverla, ma preferisco farlo io, la vita raccontata da chi l’ha davvero vissuta è più autentica, non vedo perchè dovrei affidare il racconto della mia esistenza a chi neanche mi conosce e punta soltanto a guadagnarci".
Nella sua vita di attrice, a Hollywood come in Italia però ha sempre cercato più che partner o registi famosi, "le storie vere da raccontare e interpretare, non ho mai guardato ai soldi e alla fama". La Lollo, che a "Porta a porta" ha raccontato di aver subito due episodi di molestie da ragazza, la prima quando ancora non era entrata nel mondo del cinema, si sofferma anche sul movimento #MeToo ("Prima non si aveva il coraggio di parlare di cose private, adesso le cose sono cambiate") e sulla questione ambientale, cui è dedicata questa edizione del premio delle Nazioni, organizzato da Tiziana Rocca e Michel Curatolo: "Qualche capo di Stato spesso si dimentica di rispettare l’ambiente, spero questo nostro bel mondo non sia rovinato da nuovi sbagli".
Anche se trova l’Italia cambiata "e non in meglio", Lollobrigida sostiene che per lei vivere significa "andare avanti con intelligenza, guardando il mondo che cambia e continuando a lavorare: in questo modo io sento di servire la vita".
In un giorno lontano vorrebbe essere ricordata per la sua autenticità e soprattutto come artista che non si è espressa solo con il cinema: "Vorrei che mi si ricordasse per le mie sculture e soprattutto per la fotografia, che mi ha aiutato molto nella vita. Mi ha anche permesso di viaggiare tantissimo, in India ad esempio, dove ho lasciato il cuore". AGI
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