Una rete di Harroui ad una manciata di minuti dalla fine regala la vittoria al Verona in una sfida al cardiopalma contro la Roma. Gialloblù due volte avanti e due volti ripresi dai giallorossi, ma sono i cambi di Zanetti e le disattenzioni della difesa della Roma a fare la differenza. Lo scatto di Livramento mette a nudo la fragilità del reparto arretrato di Juric, e Harroui completa il trionfo per l’Hellas. Per la Roma un’altra terribile caduta. La squadra della capitale ha anche giocato per lunghi tratti una buona gara, volenterosa, ma ha concesso troppo e aver preso tre reti dal Verona è una notizia assolutamente negativa. Juric lascia Dybala e Cristante in panchina, c’è in avvio Dovbyk, il Verona sceglie di dare densità al centrocampo, gioca Kastanos, Tengestedt unica punta. Partenza bella, veloce ed equilibrata. Trova la rete del vantaggio la Roma con Zalewski ma il gol è giustamente annullato per fuorigioco. L’italo-polacco combina un gran pasticcio e serve Tengestedt tutto solo davanti a Svilar. Il danese è freddo e rasoterra mette dentro. La Roma è scossa ma la reazione dei giallorossi è positiva. Sulla corsia di sinistra la squadra di Juric costruisce i presupposti per il pareggio ma Soulè a colpo sicuro manda il destro in curva. L’argentino, comunque si riscatta poco dopo. Ancora Zalewski dalla sinistra mette dentro una palla forte e rasoterra che Soulè riesce a deviare alle spalle di Montipò. E’ una Roma che sa far male quando riesce a giocare in velocità e palla a terra mandando in confusione la difesa di casa. Ma la difesa capitolina ha qualche amnesia di troppo. Tengestedt, ancora lui, sfiora il bis. Dall’angolo Duda pesca la testa di Magnani con Kastanos che sembra infastidire fallosamente Svilar. L’arbitro non annulla e il Verona si riporta avanti. Ma rimane una partita pazza. Ancora una volta la Roma è brava nel non abbattersi. E trovare, in apertura di seconda frazione, la rete del pareggio. Bella l’azione quasi alla mano dei giallorossi con palla che da Konè arriva a Celik, perfetto il traversone basso e tocco sotto di Dovbyk che firma il pari. Il ritmo alto costringe i due tecnici a immettere forze fresche. Zanetti cambia il volto dell’attacco, togliendo Tengstedt e Kastanos inserendo Mosquera ed Harroui poco dopo Juric effettua ben tre sostituzioni gettando nella mischia Cristante, Dybala ed El Shaarawy con una Roma che sembra acquistare una fisionomia più offensiva. Juric, tuttavia, preferisce il palleggio perchè toglie la fisicità di Dovbyk e manda in campo Baldanzi. La Roma pressa alto, tiene maggiormente palla, il Verona arretra il proprio baricentro. Ma sono i cambi del Verona a fare la differenza proprio all’epilogo del match. Ripartenza micidiale dei veneti, Livramento è più veloce di N’Dicka e tocca a centro area per Harroui che con freddezza batte Svilar. Un gol che mette di nuovo a repentaglio la panchina di Juric: i giorni a venire a Trigoria saranno «caldi». Nella foto la festa della squadra veronese