La Roma riemerge a un passo dal baratro perché per 75 minuti è sotto di un gol contro il Venezia e l’Olimpico, ancora in protesta per l’esonero di De Rossi, alza i suoi decibel. «Fuori le p***e», grida lo stadio alla squadra e la reazione arriva. Prima con il gol di Cristante e poi con quello del 2-1 definitivo di Pisilli, entrato poco prima. Un figlio di Roma, lanciato da Mourinho e coccolato da De Rossi, salva i giallorossi e Juric in un colpo solo, nonostante non eviti i fischi alla squadra a fine partita. Ma la sua corsa verso la panchina dopo la rete è comunque liberatoria perché il clima sarebbe stato ben peggiore senza quel gol.
Infatti nonostante siano passate due settimane dall’esonero di De Rossi, la tifoseria non perdona i Friedkin e per questo anche con il Venezia la Curva Sud comincia in silenzio. Uno sciopero di quindici minuti, anticipato dai soliti fischi a Cristante e Pellegrini alla lettura delle formazioni. Poi lo striscione: «Fischiare a gara in corso significa fare il male della nostra maglia, tifiamo la Roma, sosteniamola in ogni battaglia». E dunque al 15’ i cori tornano a riempire lo stadio fino alla nuova contestazione, quella dell’intervallo perché la Roma va negli spogliatoi sotto di un gol e dopo un brutto primo tempo. Il Venezia non crea tantissimo, ma i giallorossi sono posizionati male in campo e lasciano spazio alla squadra di Di Francesco di poter colpire in contropiede, soprattutto grazie alle corse di Oristanio e Bosio. E proprio dal palo colpito da quest’ultimo nasce il gol dell’1-0, perché Ndicka è impreciso nel pulire l’area di rigore con il pallone che finisce sui piedi di Pohjanpalo che non sbaglia, trovando il suo secondo gol consecutivo in Serie A. Fino a quel momento Svilar non aveva dovuto effettuare parate se non quella su Svoboda da fuori, mentre dopo lo svantaggio la squadra di Juric sbanda e rischia anche il colpo dello 0-2 con Mancini che salva sulla linea il tiro di Ellertsson.
Nella ripresa i due undici in campo sono gli stessi con Juric che, a differenza della partita di coppa, ha riportato Angelino a fare il braccetto, inserendo El Shaarawy come quinto e lasciando in panchina Dybala, non al top. Con Pellegrini c’è Soulé, ma nonostante sgomitino sulla trequarti, l’argentino ex Frosinone e Juve è tra i peggiori in campo. La Roma non cambia atteggiamento e se il Venezia non raddoppia è solo per una posizione di fuorigioco che prima annulla la rete di Haps e grazie alle parate di Svilar. Lo stadio ribolle e alla squadra giallorossa viene gridato «tirate fuori le p***e». Juric allora decide di inserire Baldanzi e Pisilli e la rimonta comincia. Pareggia Cristante con un tiro da fuori area, la cui deviazione di Bosio manda fuori giri Joronen. Poi però è Pisilli, su corner di Paredes, a prendere il tempo giusto e segnare il 2-1. Primo gol in campionato con la maglia della Roma, il secondo dopo quello in Europa League e tre punti pesanti che salvano la Roma da una contestazione che sarebbe stata ancora più pesante. Niente da fare, invece, per Di Francesco che resta fermo a quattro punti in sei giornate non riuscendo a dare continuità alla vittoria di sette giorni fa contro il Genoa.
Roma-Venezia 2-1
RETI: pt 44’ pt Pohjanpalo; st 30’ Cristante, 38’ Pisilli
ROMA (3-5-2): Svilar 6; Mancini 6.5 (13’ st Baldanzi 5.5), Ndicka 5.5, Angelino 6.5; Celik 5.5, Konè 5.5 (13’ st Pisilli 7.5), Cristante 7, Pellegrini 6.5 (35’ st Paredes sv), El Shaarawy 5.5; Soulè 5.5 (40’ st Hermoso sv), Dovbyk 5. In panchina: Marin, Ryan, Abdulhamid, Shomurodov, Hummels, Dybala, Dahl, Sangarè. Allenatore: Juric 6.5
VENEZIA (3-5-2): Joronen 6; Candela 5.5 (39’ st Gytkjaer sv), Svoboda 6.5, Idzes 5.5; Zampano 6, Ellertsson 6.5 (32’ st Doumbia 5.5), Nicolussi Caviglia 6 (32’ st Andersen 6), Busio 6.5, Haps 6; Oristanio 5.5 (32’ st Crnigoj 5.5), Pohjanpalo 7 (39’ st Raimondo sv). In panchina: Oliveira, Grandi, Stankovic, Sagrado, Schingtienne, Sverko, Carboni, El Haddad. Allenatore: Di Francesco 5.5
ARBITRO: Abisso di Palermo 5.5
NOTE: pomeriggio sereno; terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Idzes, Candela, Doumbia. Angoli: 6-3 per la Roma. Recupero: 2’; 4’
Caricamento commenti
Commenta la notizia