L’avventura in Champions del Bologna comincia con un punto e qualche rimpianto. Perché lo Shakhtar si dimostra squadra alla portata, ma la bravura di Riznyk tra i pali e di Matviyenko al centro della difesa, unita agli errori sotto porta di Fabbian e Castro, fanno sì che alla prima assoluta nella massima competizione europea la vittoria non arrivi.
Arriva però un punto che fa morale e arriva la prima partita senza reti al passivo della gestione Italiano, segnali di crescita di una squadra chiamata a cambiar pelle dopo l’addio di Thiago Motta. E pure a trovare coraggio: a dargliene è Lukasz Skorupski, che scacica la paura in avvio parando un rigore e svoltando l’indirizzo del match.
Perché un Europa il Bologna si presenta pagando lo scotto dell’emozione al pronti via. In campo vanno tutti i reduci della cavalcata Champions della scorsa stagione, nessun nuovo acquisto nell’undici titolare. E dopo un minuto e 40 secondi sul lancio lungo di Matviyenko il brasiliano Eguinaldo prende d’infilata Posch, che lo stende in area: ammonizione e rigore. Skorupski, però, ipnotizza Sudakov, bloccando sulla propria destra una conclusione non troppo angolata.
È la sliding door del match, perché passata la paura il Bologna si scrolla di dosso la tensione, cresce lentamente ma inesorabilmente, prendendo in mano la partita: anche perchè gli infortuni di Sikan e Konoplia nel primo tempo scombinano i piani di Pusic. Ndoye e Lykogiannis sono spine nel fianco degli ucraini: lo svizzero si mette in proprio con discese sulla sinistra, pescando Moro prima e Lykogiannis poi, ma le conclusioni vengono murate. L’occasionissima capita a Castro, che si presenta a tu per tu con Riznyk sul filtrante sempre di Ndoye. Se Skorupski salva il Bologna in avvio, il portiere dello Shakhtar tiene in piede i suoi poi: a fine primo tempo, ma soprattutto a inizio ripresa. Matviyenko si immola sulla conclusione a giro del solito Ndoye, poi il portiere salva in corner su una conclusione di Castro e soprattutto sulla botta a colpo sicuro di Fabbian, a tu per tu a tre metri dalla porta, dopo il cross di Beukema e la torre di Moro.
Quello del Bologna diventa un forcing che vede tentare conclusioni nuovamente anche a Orsolini e Castro. Il Bologna spinge, ma non sfonda. E allora Italiano si appella alla panchina per provare a sbloccare la contesa, inserendo forze fresche: Pobega, Iling e Dallinga. E poi pure Urbanski e Miranda. Ma niente da fare. Gli errori sotto porta costano la possibile prima vittoria stagionale, mai così vicina. Arriva però il primo clean sheet, perché nel secondo tempo lo Shakhtar si chiude e Matviyenko sventa l’ultimo assalto di Iling all’ultimo minuto del recupero. Finisce senza vittoria. Ma soprattutto con il primo punto in Champions del Bologna.
Bologna-Shakthar 0-0
BOLOGNA (4-3-3): Skorupski 7; Posch 5, Beukema 6.5, Lucumi 6.5, Lykogiannis 6.5 (33’st Miranda sv); Fabbian 5.5 (33’st Urbanski sv), Freuler 6, Moro 6 (20’st Pobega 6); Orsolini 5 (20’st Iling Junior 5.5), Castro 6 (20’st Dallinga 5.5), Ndoye 6.5. In panchina: Ravaglia, Holm, Corazza, Casale, Erlic, Aebischer, Odgaard. Allenatore: Italiano 6
SHAKTAR DONETSK (4-3-3): Riznyk 7; Konoplia 6 (41’pt Tobias 6), Bondar 6, Matvienko 6, Pedrinho 6.5; Bondarenko 6 (34’st Stepanenko sv), Kryskiv 6, Sudakov 5 (34’st Marlon Gomes sv); Zubkov 6 (34’ st Traore sv), Sikan 5.5 (35’ pt Newertton 6), Eguinaldo 6. In panchina: Fesium, Azarov, Franjic, Pedrinho, Nazaryna, Shved, Ghram. Allenatore: Pusic 6
ARBITRO: Saggi (Norvegia) 6
NOTE: serata piovosa, campo non in perfette condizioni. Al 4’pt Skorupski ha parato un calcio di rigore a Sudakov. Ammoniti: Posch, Bondar, Castro, Tobias, Stepanenko, Marlon Gomes. Angoli: 8-3. Recupero: 8’, 5’
Nella foto il rigore parato da Skorupski
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