Queste le pagelle degli azzurri per la gara Svizzera-Italia, finita 2-0 per gli elvetici.
DONNARUMMA 6.5: Una gran parata su Embolo, sul gol non si ripete, sulla punizione di Rieder si salva con l’aiuto del palo.
DI LORENZO 4: Questa volta non si può neanche dire che andrà meglio la prossima. Soffre Vargas, è spesso in ritardo e non trova mai l’intesa con Mancini.
MANCINI 4.5: Lascia un buco clamoroso nel quale si infila Embolo, San Gigio lo salva. Non convince, è in sofferenza tra tunnel subiti e movimenti sbagliati.
BASTONI 5: Prova a guidare il reparto, tutto sommato funziona meglio la catena del centro-sinistra, pulisce l’area in un paio di occasioni, ma sul gol di Freuler è fuori posizione.
DARMIAN 5.5: Cerca di tenere a bada Ndoye, non sempre ci riesce, un paio di volte libera l’area, ma sbaglia semplici palloni in uscita. (30' st CAMBIASO SV)
CRISTANTE 5: Non incide, non garantisce quella solidità che ci si aspetta e in fase di costruzione latita (30' st PELLEGRINI SV).
FAGIOLI 6: Nel primo tempo le uniche giocate positive sono sue, tra una piroetta e un paio di passaggi interessanti. Si perde Freuler nell’azione del gol e non è un dettaglio. (41' ST FRATTESI SV)
BARELLA 5: Toccato duro dopo 8 minuti da Freuler, soffre la corsa dei colleghi di reparto elvetici, al 35' viene ammonito e il cartellino lo condiziona ancor di più della botta.
19' ST RETEGUI 5.5: Ci prova, ma non ci riesce anche perché di palloni ne vede pochi.
CHIESA 5.5: Due spunti nel nulla generale, un recupero nella ripresa. Tutto qui, non può bastare ma è tra i meno peggio.
SCAMACCA 4: Mai servito bene, è vero. Le responsabilità, però, sono anche sue. Non se se la va a cercare, non crea gli spazi, prende un palo da 4 metri. Bocciato.
EL SHAARAWY 5: Più o meno come Chiesa, ma sbaglia due possibili, se non conclusioni, tiri-cross. All’intervallo lascia il posto a Zaccagni.
1' ST ZACCAGNI 6: Qualcosa prova a farla, punta l’uomo e la mette in mezzo e se c'è da tornare indietro risponde presente.
SPALLETTI 4: La quarta Italia di Euro 2024 è la più brutta. Peggio anche di quella dominata dalla Spagna perché la differenza di valori tra le due avversarie va considerata. Facile a dirlo dopo, ma non indovina la formazione, non trova le soluzioni per rimediare.
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