Emozioni, rimonte e cinque gol. Spettacolo a Berlino con l’Austria del maestro Ralf Rangnick che crea la grande sorpresa battendo con merito l’Olanda e, approfittando del pari che la Polonia impone alla Francia, vince a sorpresa il girone D. È un’impresa memorabile per l’Austria che va in vantaggio due volte, viene raggiunta dall’Olanda che cede alla fine con una micidiale combinazione Baumgartner-Sabitzer, con una classifica del girone D rivoluzionata dal pari della Francia: Austria prima, Francia seconda, Olanda terza e comunque qualificata con quattro punti. Meritato il successo degli austriaci, ben messi in campo, con tanti giocatori protagonisti in Bundesliga. L’Olanda si fida troppo dei suoi giocolieri d’attacco, ma la difesa è approssimativa, il centrocampo fumoso, per cui le prodezze di Gakpo e Depay risultano ininfluenti. Nella partita a scacchi in panchina Ronald Koeman fa una brutta figura. Rangnick infatti studia bene la gara, occupa gli spazi senza sbavature e l’Austria parte come un treno mettendo in difficoltà Koeman che si pente presto di avere raso al suolo la fascia destra inserendo Geertruida e Malen al posto di Dumfries e Frimpong. L’ex attaccante Prass per tre volte crea superiorità sulla sinistra e al 6’ un suo cross viene maldestramente deviato in gol da Malen. Un autogol ma l’Austria merita dominando a centrocampo col regista Grillitsch, il veloce Wimmer e il più tecnico Sabitzer. Arnautovic, alle prese col compagno interista De Vrij, combina poco. Troppo slegati i reparti olandesi, ma la qualità consente comunque di creare occasioni: al 13’ Reijnders svirgola, al 23’ Malen ha l’occasione di rifarsi ma spreca banalmente. Koeman boccia Veerman alla mezz’ora inserendo il talentuoso Xavi Simons, ma l’Austria sfiora il 2-0’ al 37’: un tiro di Sabitzer viene respinto, poi un rimpallo favorisce Arnautovic che spreca l’opportunità. Nella ripresa l’approccio è opposto. L’Olanda sfrutta subito le nuove potenzialità dell’attacco: Geertruida ruba palla a Grillitsch, Xavi Simons avanza sicuro, serve Gakpo che trova l’angolino opposto riequilibrando il match. Ma è solo un effetto ottico: al 14’ riprende il fraseggio austriaco e c’è uno splendido cross di Grillitsch col colpo di testa vincente di Schmid. Raffica di sostituzioni, entra anche Weghorst, cecchino della Polonia. Si rende subito utile, al 30’: assist di testa per il gol del pari di Depay, che riporta l’Olanda al secondo posto. Ma è un’altra illusione: un minuto dopo azione splendida di Sabitzer che triangola con Baumgartner, buca Verbruggen, tenuto in gioco da uno scialbo Van Dijk. Il forcing finale degli olandesi è rabbioso ma confuso, l’Austria diventa la grande protagonista di questa prima fase degli europei.
Olanda-Austria 2-3
RETI: pt 6’ Malen (autogol); st 2’ Gakpo, 14’ Schmid, 31’ Depay, 35’ Sabitzer OLANDA (4-3-3): Verbruggen 5.5; Geertruida 6.5, De Vrij 5.5, Van Dijk 5.5, Aké 6 (21’ st van de Ven 6); Schouten 6, Veerman 5.5 (35’ pt Simons 6.5), Reijnders 6.5 (21’ Wijnaldum 6); Malen 5 (27’ st Weghorst 6.5), Depay 7, Gakpo 6.5. In panchina: Bijlow, Flekken, Bergwijn, Dumfries, Frimpong, Blind, Brobbey, De Ligt, Gravenberch, Maatsen, Zirkzee. Allenatore: Koeman 7 AUSTRIA (4-2-3-1): Pentz 6; Posch 6.5, Lienhart 6.5 (17’ st Querfeld 6), Wober 5.5, Prass 6.5; Seiwald 6.5, Grillitsch 6 (19’ st Laimer 6); Wimmer 6 (17’ st Baumgartner 6.5), Sabitzer 7.5, Schmid 7 (47’ st Weimann sv); Arnautovic 5.5 (33’ st Gregoritsch 6). In panchina: Hedl, Lindner, Danso, Trauner, Mwene, Daniliuc, Entrup, Grull, Kainz, Seidl. Alleatore: Rangnick 7.5 ARBITRO: Kruzliak (Slovacchia) 6 NOTE: pomeriggio sereno, terreno di gioco in ottima condizione. Ammoniti: Posch, Wimmer, Querfeld. Angoli: 5-2. Recupero: 2’,6’