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Musiala e Gundogan stendono l'Ungheria e lanciano la Germania negli ottavi

I magiari di Marco Rossi ora hanno un piede fuori dall'Europeo

La Germania si conferma matura per aspirare a vincere il torneo che gioca in casa: dopo avere travolto la Scozia, si impone 2-0 sull’Ungheria, che conferma l’involuzione rispetto allo splendido cammino degli ultimi anni, e guadagna l’accesso anticipato agli ottavi di finale. Nagelsmann sta costruendo una squadra affidabile che ottiene la seconda vittoria strameritata agli europei, confezionata dal vantaggio di Musiala e dal raddoppio di Gundogan, autore anche del primo assist. E’ una Germania completa, condotta dai due splendidi senatori Kroos e Gundogan, che innescano i giovani leoni Wirtz e Musiala, sempre più convincente. La difesa é ben protetta da Rudiger e Tah mentre tra i migliori é anche l’altro veterano Neuer che dà ragione al tecnico che lo ha preferito all’affidabile Ter Stegen.

La Germania sfata così una lunga tradizione negativa con i magiari: in gara ufficiali l’ultimo successo é stata la famosa e chiacchierata finale mondiale del 1954 contro la straordinaria Ungheria di Puskac, Hidegkuti e Kocsis, che nelle prima fase l’aveva travolta 8-3. Altri tempi, ma questa squadra, rigenerata da Marco Rossi, va meglio rispetto all’esordio choc con la Svizzera, ma non abbastanza da rovesciare il pronostico.

La squadra magiara, ancora a zero punti, è troppo sbilanciata: fragile in difesa, con Orban ancora in fase negativa, propositiva e pericolosa in avanti col gioiello del Liverpool Szoboszlai, ben coadiuvato da Varga e Sallai. Ma i due mastini di Nagelsmann, Rudiger e Tah, fanno buona guardia. Eppure é proprio l’Ungheria che crea la prima emozione in avvio, con Neuer che anticipa Sallai. Poi i giocolieri d’attacco cominciano a disegnare calcio. Il falso nueve Havertz crea spazi con la sua tecnica raffinata, Gundogan fa il regista d’attacco ad alti livelli, secondo il ruolo disegnato su misura per lui al Man City da Guardiola mentre è meno ispirato Wirtz. A trascinare la nazionale è però l’altro funambolo, Jamal Musiala, che in questo Europeo è molto meno fumoso di tante esibizioni col Bayern. Sguscia tra i difensori magiari e al 22’ trova il vantaggio: Orban goffamente, come con la Svizzera, si fa beffare da Gundogan, e Musiala infila l’ottimo Gulacsi. L’Ungheria reagisce con Szoboszlai che si inventa una punizione destinata all’incrocio dei pali, ma Neuer ha un formidabile scatto di reni, e respinge. Poi al 47’ c’é il pari di Varga, ma l’azione é viziata da un doppio fuorigioco.

Nella ripresa la superiorità tedesca diventa schiacciante: Gulacsi salva su Toni Kroos, poi al 21’ l’ennesima azione corale porta Mittelstadt a centrare per Gundogan che trova l’angolino. Nagelsmann non vuole rischiare i suoi gioielli e concede spazio alla sua rosa profonda: entrano Fullkrug, Sanè ed Emre Can, ma il pallino é sempre nei piedi di Kroos e Gundogan. Kimmich e Sanè sfiorano il tris. L’Ungheria é quasi fuori, ma una vittoria con la Scozia potrebbe ancora far sperare Marco Rossi.

Germania-Ungheria 2-0

MARCATORI: 22'pt Musiala; 22'st Gundogan.

GERMANIA (4-2-3-1): Neuer 6.5; Kimmich 6, Rudiger 6.5, Tah 6.5, Mittelstadt 6.5; Andrich 6 (27'st Can 6), Kroos 6.5; Musiala 7 (27'st Fuhrich 6), Gundogan 7 (39'st Undav sv), Wirtz 6 (13'st Sanè 6); Havertz 5.5 (12'st Fullkrug 5.5). In panchina: Baumann, Ter Stegen, Raum, Gross, Muller, Beier, Schlotterbeck, Anton, Henrichs, Koch. Allenatore: Nagelsmann 6.5.

UNGHERIA (3-4-2-1): Gulacsi 6.5; Fiola 5, Orban 6, Dardai 5.5; Bolla 6 (30'st Adam 5.5), Schafer 5.5, Nagy A. 6 (19'st Kleinheisler 6), Kerkez 6.5 (30'st Nagy Z. 6); Szoboszlai 6, Sallai 6 (42'st Csoboth sv); Varga 5 (42'st Gazdag sv). In panchina: Dibusz, Szappanos, Lang, Balogh, Szalai A., Nego, Adam, Styles, Botka, Csoboth, Horvath, Kata. Allenatore: Rossi 5.

ARBITRO: Makkelie (Ned) 6.

 NOTE: pomeriggio sereno, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Varga, Rudiger, Mittelstadt, Csoboth, Rossi. Angoli: 11-7 per la Germania. Recupero: 2'; 3'. (AGI)

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