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Cuore, coraggio e intensità: l'Italia vuol far male alla Spagna

Spalletti sa come riaggredire la Roja, Buongiorno però avverte: «Sarà dura». Raspadori: «Abbiamo tutte le carte in regole»

Giacomo Raspadori

Cuore, coraggio e intensità per riuscire a «far male» ad una Spagna che non è quella dei tempi di Iniesta, Xavi e Busquets, ma continua a fare paura. La Roja di De La Fuente è una squadra più verticale e che spinge dalle fasce, proprio dove l’Italia dovrà alzare i giri per chiudere in tempo gli spazi. Per poter restare in partita e puntare ad un risultato positivo, giovedì sera (20 giugno) a Gelsenkirchen nella seconda partita del gruppo B ad Euro 2024, gli azzurri dovranno seguire alla lettera il mantra del ct, Luciano Spalletti. che prevede immediate contromisure alle riaggressioni degli iberici quando perdono la palla.

A dare l’idea dei piani spallettiani anti Roja insieme, a Frattesi e Raspadori , è anche il difensore del Torino Alessandro Buongiorno secondo cui «sarà una partita dura, in cui dovremo essere bravi a tenere il possesso sulle loro pressioni e poi, quando avranno palla loro, cercare di arginare gli esterni, evitando gli uno contro uno a campo aperto. Ma cercando sempre di fare il nostro gioco. Yamal? Dovremo cercare di limitarlo il più possibile, perché può far male, ma penso che possiamo farcela».

Proprio come successe a Wembley tre anni fa: un trionfo che ha fatto atterrare l’Italia in Germania da campione d’Europa. «Sentiamo una pressione positiva - conclude Buongiorno -. Una responsabilità positiva, che ci spinge a dare il massimo, oltre i nostri limiti. Ci spinge a cercare di sputare sangue in ogni occasione, in ogni momento della partita, ma anche fuori dal campo con i giusti allenamenti, la giusta alimentazione, tutto quello che serve per arrivare poi bene alle partite e cercare di vincerle».

Contro la Spagna la squadra di Spalletti scenderà in campo in maglia bianca, mentre gli iberici saranno in campo con la tradizionale divisa. Per quanto riguarda la formazione, così come nell’allenamento di ieri, anche oggi nella seduta a porte chiuse gli azzurri erano tutti in campo all’Hemberg-Stadion di Iserlohn. Tranne cambiamenti dell’ultim’ora gli undici anti-Spagna dovrebbero essere gli stessi che hanno battuto l’Albania. L’unica novità potrebbe tramutarsi nell’inserimento di Cristante, al posto di uno tra Pellegrini (sostituito alla fine del match con l’Albania proprio dal compagno romanista) o Frattesi con l’obiettivo di avere un centrocampo più muscolare.

Schemi, urla e prove di resistenza con l’unico obiettivo di «far male» alla Spagna come ripetuto più volte da Giacomo Raspadori secondo cui a proposito di formazione non è detto che l’Italia non possa giocare con un attaccante di movimento che come lui parte da dietro: «Credo che per come stiamo analizzando la Spagna - indica il giocatore del Napoli - ci sono diverse cose su cui possiamo fargli male, hanno fatto un ottimo debutto e sono una grande squadra ma dobbiamo concentrarci su di noi. Abbiamo tutte le carte in regola per poterle fare male. Il pericolo maggiore della Spagna - conclude l’attaccante azzurro - è che hanno una grandissima riaggressione quando conquistiamo palla, nel momento in cui la perdono cercano di trovarti impreparato. Quello che abbiamo notato è l’intensità che hanno messo con la Croazia, il correre senza palla. Dobbiamo farlo allo stesso livello, sul correre senza palla dobbiamo prestare attenzione».

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