Lunedì 23 Dicembre 2024

L’Italia batte 1-0 la Bosnia, ma cerca ancora la sua identità

A sei giorni dall’esordio con l’Albania ad Euro 2024, l’Italia non ha ancora un volto definitivo, ma Spalletti ha qualche risposta in più. È un gol di Frattesi a firmare la vittoria a Empoli sulla Bosnia, nell’ultimo test prima della partenza per la Germania. Più del risultato, pesano le indicazioni individuali. Perché l’Italia nei 90’ al Castellani ha messo di tutto un po' - palleggio, lanci lunghi, verticalizzazioni - ma poco di definitivo o identitario. L’1-0 è frutto della maggior forma azzurra, rispetto al test con la Turchia. Scamacca, nel testa a testa per la maglia di centravanti titolare con Retegui, ha offerto una prima metà da play d’attacco e una seconda da centravanti sottoporta (con qualche spreco di troppo); Jorginho-Fagioli non hanno entusiasmato, in coppia. Ha invece impressionato per personalità e piede caldo Calafiori, a questo punto possibile prima scelta se dalla difesa a tre c’è bisogno di impostare. La manovra non è da dominio, e anche l’efficacia sottoporta rimane un rebus. Restano pochi giorni per cesellare la squadra, confidando nel rientro di Barella sin da sabato a Dortmund. Prima della partenza di domani, l’intenzione chiara di Spalletti nella sua Empoli era quella di alcuni esami, da Scamacca ai due mediani, fino a quello di riparazione per Chiesa. Che con Frattesi risulterà tra i più attivi della serata. Prima di cominciare, omaggio agli azzurrini U.17 campioni d’Europa, confidando nel buon auspicio. Contro una Bosnia priva dei suoi big, da Dzeko a Kolasinac, la partenza dell’Italia pare più sciolta rispetto al test di Bologna. Eppure dopo una palla non agganciata da Scamacca sottoporta, la prima occasione della serata è per i bosniaci, su passaggio avventato di Calafiori al 7’: Hajradinovic entra in area e prova a piazzare sul palo, Donnarumma vola a terra deviando in angolo di poco. Immediata la reazione azzurra, all’11’ azione in velocità che lancia in area Frattesi, anticipato con palla sui piedi di Chiesa: la sua botta sicura sbatte casualmente sul corpo di Katic. Altri due minuti e Scamacca inventa di tacco, liberando in area Frattesi che fa un tocco in più e spreca una palla d’oro, consentendo l’uscita del portiere, Donnarumma deve scaldare i guanti su una punizione centrale di Gazibegovic (19’), poi la difesa azzurra sbanda a sinistra e ne nasce una palla ghiotta per Saric, che spreca dal limite. La partita va per strappi, quello azzurro del 23’ nasce da una fuga di Frattesi, sul cross di Cambiaso Bellanova è anticipato in angolo. Sul corner, il colpo di testa dell’interista è di poco largo. Il premio al suo dinamismo arriva al 38’, quando l’Italia sembra aver abbassato i ritmi: Chiesa da sinistra inventa un pallone al centro, dove Frattesi libero gira al volo di interno destro sotto la traversa E’ l’1-0, che Scamacca potrebbe arrotondare allo scadere, di nuovo su assist di Chiesa, se non ritardasse della frazione di secondo decisiva la battuta dal limite. Sul vantaggio, l’Italia torna in campo con un piglio più sicuro e comanda il gioco. Dopo 7’ Frattesi ha di nuovo sul destro un pallone invitante, ma sul cross di Bellanova il centrocampista spara alto sottoporta, All’ora di gioco Spalletti concede riposo a Bellanova, Fagioli e Jorginho, inserendo Dimarco, Cristante e Pellegrini, ma lascia ancora minuti a Scamacca che appena prima aveva sfiorato il gol con la prima, vera azione da centravanti puro: palla dentro di Bongiorno, stop e destro al volo su cui Piric fa il miracolo. Al 27’ è invece il 9 azzurro a sprecare, su cross rasoterra di Cambiaso: la deviazione sul primo palo è scontata e sbatte sul portiere. Ci prova ancora da fuori, il centravanti dell’Atalanta, prima di esser sostituito da Retegui nei minuti finali. Resta lo spazio per un contropiede mal sfruttato dai nuovi entrati Raspadori-Dimarco, a 3’ dal termine, e soprattutto per il pasticcio sfiorato dal terzino Inter, che a tempo scaduto passa lento indietro un pallone che Donnarumma deve salvare su Ahmedhodzic. Resta l’1-0, con tutte le incognite.

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