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L'Inter non fa sconti nel giorno della festa, Torino ko nel segno di Calhanoglu

La doppietta del centrocampista turco decide la gara iniziata con la passerella per i neo campioni d'Italia. Prima storica partita con un trio arbitrale al femminile. Dubbia l'espulsione che lascia i granata in dieci sullo 0-0

Il 20 segna due gol nel 2-0 per festeggiare lo scudetto numero 20. L’Inter non si rovina la festa e batte anche il Torino nel segno di Calhanoglu, che realizza una doppietta a inizio ripresa che manda ko i granata nella giornata delle celebrazioni per la seconda stella. Un uno-due nel giro di tre minuti che permette agli uomini di Simone Inzaghi di festeggiare al meglio il tricolore conquistato una settimana fa dopo la vittoria nel derby contro il Milan, ora sprofondato a -19 in classifica con la Juventus addirittura a -24 dopo il pareggio di ieri nello scontro diretto.

Il clima d’altronde è quello da grande festa, tra il «pasillo de honor» dei granata prima della gara per i nerazzurri e la Curva Nord che per tutta la sfida omaggia i suoi eroi. Nella giornata della prima storica di un trio arbitrale al femminile, anche Inzaghi diventa protagonista, perché all’ennesimo coro dei tifosi risponde saltellando con un sorriso che si allarga sempre di più, perché il tricolore porta la sua firma indelebile.

In campo, nonostante tutto, la giornata di festa si è notata meno. Il Torino puntava ancora all’obiettivo Europa e non aveva molta voglia di fare solo lo sparring partner. L’Inter comunque, che ha messo nel mirino altri record (a partire dai 100 punti in classifica, obiettivo per cui però serviranno quattro vittorie nelle ultime quattro giornate), dal canto suo voleva festeggiare al meglio.

I ritmi, però, all’inizio non sono granché, anche se i granata provano più volte a fare male ai nerazzurri. A scaldare le mani a Sommer ci pensa per primo Rodriguez con un destro dalla distanza centrale, mentre dall’altra parte Thuram spreca la palla per il vantaggio calciando alto dopo aver messo a sedere Bellanova. Il più pericoloso però è Zapata, prima con un destro centrale a chiudere un contropiede e poi con un colpo di testa a lato.

La partita cambia a inizio ripresa, quando dopo poco più di un minuto Tameze stende Mkhitaryan: dopo una revisione al Var, arriva il rosso per il centrocampista granata, con la squadra di Juric che si ritrova così in inferiorità numerica. Una decisione che innervosisce i granata. Maria Sole Ferrieri Caputi in un primo momento ammonisce Tameze, ma viene invitata dal Var a rivedere l'azione. Lo fa e arriva il rosso diretto, peraltro l'unico cartellino della giornata. Un'espulsione non evidentissima, a dire il vero. Mkhitaryan era in posizione esterna, poteva non essere una chiara occasione da gol.

In 11 contro 10 l’Inter alza i giri del motore e non a caso sblocca il risultato: Mkhitaryan trova il varco giusto per servire Calhanoglu, mancino di prima intenzione e nerazzurri in vantaggio. La squadra di Inzaghi non si ferma, una combinazione con De Vrij manda in porta Thuram, che in area viene steso da Lovato in scivolata: dal dischetto Calhanoglu firma la sua personale doppietta, spiazzando Milinkovic Savic con il decimo gol su dieci rigori calciati quest’anno in campionato (in una striscia di 16 reti rigori realizzati consecutivamente).

L’ultima mezz’ora si trasforma definitivamente in una festa, con Inzaghi che regala la standing ovation ai suoi big (tranne Lautaro che va a caccia vanamente del gol) prima di ricevere l’abbraccio dell’intera tifoseria arrivata da tutta Italia nella sfilata scudetto con l’autobus scoperto per le vie di Milano.

Inter-Torino 2-0

RETI: st 11’ e 15’ (rig.) Calhanoglu

INTER (3-5-2): Sommer 6; Pavard 6.5, De Vrij 6, Bastoni 6.5 (26’st Buchanan 6); Darmian 6, Barella 6.5 (27’st Arnautovic 6), Calhanoglu 7.5 (18’st Asllani 6), Mkhitaryan 6.5 (18’st Frattesi 6), Carlos Augusto 6; Lautaro Martinez 6.5, Thuram 6.5 (18’st Sanchez 6). In panchina: Di Gennaro, Audero, Sensi, Cuadrado, Klaassen, Acerbi, Bisseck, Dimarco. Allenatore: Inzaghi 7

TORINO (3-4-1-2): Milinkovic Savic 6; Lovato 5, Buongiorno 5.5, Rodriguez 5.5 (27’st Masina 6); Bellanova 6, Tameze 5, Ilic 5.5, Lazaro 5.5 (18’st Vojvoda 6); Ricci 6, Vlasic 5; Zapata 5.5 (18’st Sanabria 5.5). A disposizione: Gemello, Popa, Pellegri, Kabic, Okereke, Dellavalle, Silva, Savva. Allenatore: Juric 5

ARBITRO: Ferrieri Caputi di Livorno 5

NOTE: terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori: 71.686. Nessun ammonito, espulso al 4’ st Tameze. Angoli: 5-4. Recupero: 2’pt, 5’st

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