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Mazzarri verso l'esonero, Calzona con Hamsik a Napoli

Manca solo l'ufficialità per il secondo cambio sulla panchina partenopea, l'allenatore è il ct della Slovacchia che lo ha autorizzato al doppio incarico. Ha lavorato con Sarri e Spalletti

Francesco Calzona

Manca solo l’ufficialità ma Walter Mazzarri non è più l’allenatore del Napoli. Secondo quanto si apprende, il presidente Aurelio De Laurentiis avrebbe deciso di esonerare il tecnico toscano, che a metà novembre era stato ingaggiato per sostituire Rudi Garcia, affidando la squadra al duo composto da Francesco Calzona (nella foto), in passato nello staff tecnico di Sarri e Spalletti, e Marek Hamsik, ex capitano del Napoli e oggi collaboratore dello stesso Calzona in nazionale. Calzona, autorizzato al doppio incarico dalla Federazione slovacca (con cui ha centrato la qualificazione ai prossimi Europei) dovrebbe traghettare fino a giugno i partenopei assieme a Marekiaro. Dovrebbe tornare anche Francesco Sinatti, preparatore atletico durante la gestione Spalletti culminata con lo scudetto. Calzona farebbe così il suo debutto già mercoledì sera al Maradona, nell’andata degli ottavi di Champions col Barcellona.

La parabola di Calzona: da vice Sarri a ct della Slovacchia

Prima vice, poi ct italiano all’estero, ora al centro della nostalgia Napoli. È la parabola di Francesco Calzona, da tecnico ombra alla ribalta del calcio europeo in poco tempo: a poche ore dalla sfida Champions col Barcellona, torna infatti il suo nome per la panchina dei campioni d’Italia. Calzona è stato a lungo allenatore in seconda dei partenopei, ma ora è anche simbolo della scuola italiana che ha fatto fortuna all’estero, in questo caso alla guida della nazionale di Slovacchia portata alla fase finale dell’Europeo.

Prima di diventare ct a Bratislava, chiamato da Marek Hamsik, il tecnico calabrese classe ‘68 è stato vice-allenatore di Maurizio Sarri, Eusebio Di Francesco e, dulcis in fundo, Luciano Spalletti. Partito dalla sua Vibo Valentia, Calzona si è tolto discrete soddisfazioni anche da calciatore, arrivando fino alla Serie B con la maglia dell’Arezzo.

La sua specialità, dice chi ci ha lavorato insieme, è la costruzione della fase difensiva: la crescita e l’esplosione di Koulibaly a Napoli coincidono con il suo lavoro da vice.

Calzona ha cominciato ad allenare nel 2004 alla Castiglionese, proseguendo nelle serie minori tra Umbria e Toscana. I primi tempi non sono da stipendi faraonici, e lui fa anche il rappresentante per la vendita di caffè, come ha raccontato in alcune interviste. E’ in qualche modo la coincidenza fortunata, perchè è in quel frangente che conosce Maurizio Sarri, al tempo promotore finanziario di una banca. Nel 2007, la svolta: Sarri lo chiama per affiancarlo nell’esperienza in B ad Avellino, che si interromperà per divergenze con la proprietà dell’epoca. Resta però il legame forte con l’attuale tecnico della Lazio,che prosegue anche ad Empoli e si consoliderà proprio a Napoli, alla corte di De Laurentiis. Calzona segue per un breve periodo Di Francesco al Cagliari, per poi entrare a far parte dello staff tecnico di Luciano Spalletti, nel suo primo anno al Napoli.

Ma il 2022 è l’anno dell’occasione personale: la federcalcio slovacca sceglie Francesco Calzona come nuovo ct della nazionale maggiore, il cui leader per anni è stato Marek Hamsik. Ed è proprio l’ex capitano del Napoli ad alzare il telefono per convincere il 55enne calabrese ad allenare in Slovacchia, come raccontato dallo stesso Calzona: un’occasione che capita una volta nella vita, e che lui prende al volo con risultati ottimi. La Slovacchia si qualifica a Euro 2024 come seconda di un girone dominato dal Portogallo, battendo la Bosnia e l’Islanda rivelazione degli ultimi anni. Il tutto con il suo 4-3-3 in stile Spalletti, più verticale della fitta trama alla Sarri. Ma la scuola è quella, targata Napoli.

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