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La Roma cala il tris a Frosinone e resta aggrappata al treno Champions

La sblocca un gol di Huijsen, poi Azmoun e Paredes su rigore chiudono i conti. Di Francesco scivola nella zona calda della classifica

L’allievo supera il maestro. La storia si ripete a Frosinone in uno stadio gremito e ‘bollentè. Daniele De Rossi batte Eusebio Di Francesco, riscatta il ko con l’Inter e rimane in piena corsa Champions (-4 dal quarto posto). Per la Roma quarto risultato positivo nelle 5 gare della gestione-DDR. I giallorossi bravi e cinici a capitalizzare le occasioni e gestire il secondo tempo con personalità. Tra le note positive il rientro in campo di Smalling dopo oltre 5 mesi.

Per il Frosinone terzo ko di fila e zona retrocessione più vicina: il terz’ultimo posto (occupato da Sassuolo e Verona) è a 3 lunghezze, accorcia l’Empoli (-1) e l’Udinese aggancia i ciociari. Il Frosinone può recriminare per un primo tempo giocato meglio degli avversari con tante occasioni sprecate. Ma come al solito paga sfortuna, disattenzioni difensive e scarsa concretezza sotto porta. E una ripresa poco brillante, in cui i ragazzi di Di Francesco sono calati fisicamente. Il tecnico della squadra di casa sorprende tutti escludendo dalla formazione il play Barrenechea al quale non aveva praticamente mai rinunciato. A centrocampo due novità: Brescianini e l’oro olimpico Reinier. Il regista diventa Mazzitelli. In difesa scelte obbligate a causa della pesante emergenza: in campo il quartetto Lirola, Monterisi, Okoli e Valeri. Gelli si conferma sempre più jolly, e da terzino avanza sulla linea d’attacco completata da Kaio Jorge e Soulé.
Ampio turnover nella Roma rispetto al match pareggiato in Europa League a Rotterdam contro il Feyenoord. Come annunciato fuori Dybala, dentro Baldanzi (all’esordio dal 1’). Riposano anche Pellegrini, Karsdorp, Spinazzola, Llorente, Bove e Zalewski. De Rossi ridisegna la difesa: Mancini è l’unica conferma, al centro entra il giovane Hujsen (a gennaio promesso sposo al Frosinone e fischiato dal pubblico) con Kristensen e Angelino sulle fasce. A centrocampo inamovibile Paredes, rientra Cristante. Il trio trequartisti annovera El Shaarawy, Azmoun e Baldanzi alle spalle del centravanti Lukaku, chiamato a fare gli straordinari.

Squadre a specchio, partita bloccata, tanti duelli, diversi errori. Il Frosinone pressa fino all’area della Roma con la batteria dei trequartisti e i centrocampisti Brescianini e Mazzitelli. La Roma è compatta ma non riesce a palleggiare. Lukaku è ben marcato da Okoli come sulle fasce Lirola e Valeri bloccano El Sharaawy e Baldanzi. Dopo un paio di tentativi velleitari di Brescianini e Lukaku, il match s’accende al 23’ grazie al solito Soulé che dal limite sfiora il palo alla sinistra di Svilar. L’argentino ci riprova al 25’ dopo un duetto con Kaio Jorge. Ora è solo Frosinone. La Roma fatica a contenere soprattutto Soulé e la spinta costante sulla sinistra di Valeri e Gelli ed al centro di Brescianini che al 26’ serve un bel pallone in area a Reinier: colpo di testa da dimenticare. Poco dopo Kaio Jorge ha una tripla chance clamorosa. Gelli sfonda sulla sinistra, palla indietro al brasiliano che per 3 volte non riesce a segnare. Prima para Svilar, poi respinge Mancini e infine l’ex del Santos spara fuori. Gol sbagliato, gol segnato. Huijsen al 38’ parte dalla sua trequarti, semina prima Kaio Jorge, poi salta troppo facilmente Mazzitelli ed insacca. Esultanza scomposta quella del difensore che zittisce il pubblico, s’accendono gli animi, Di Francesco è una furia. L’olandese viene ammonito, espulso il preparatore del Frosinone Massimo Neri. I ciociari schiumano rabbia e reagiscono con le conclusioni imprecise di Reinier, Kaio Jorge e Soulé in pieno recupero.

Nella ripresa De Rossi inserisce Pellegrini e Llorente al posto di Lukaku e Huijsen. Il Frosinone non è aggressivo come nel primo tempo e si spegne con il passare dei minuti. La Roma invece trova ordine e un maggiore possesso palla pur senza pungere. La squadra di Di Francesco ci prova ma senza convinzione e gambe. Le ennesime conclusioni di Mazzitelli (9’) e Lirola (15’) non creano problemi alla Roma. Di Francesco inserisce Caso, Harroui e Cheddira ma la musica non cambia. Anzi al 26’ la Roma raddoppia: Cristante calcia forte dalla distanza, Turati respinge centralmente sui piedi di Azmoun che non sbaglia. Il Frosinone è al tappeto e subisce il tris su rigore (rilevato dal Var) per fallo di mano di Okoli su tiro di Baldanzi. Dal dischetto Paredes è infallibile.

Il tabellino

Marcatori: pt 38’ pt Huijsen; st 26’ Azmoun, 36’ Paredes (rig.)

Frosinone (4-2-3-1): Turati 6; Lirola 6 (22’ st Caso 5.5), Monterisi 5, Okoli 5, Valeri 6; Mazzitelli 6, Brescianini 6.5 (22’ st Harroui 5.5); Reinier 6 (30’ st Barrenechea 6), Soulé 5.5 (43’ st Seck sv), Gelli 5; Kaio Jorge 5.5 (22’ st Cheddira 5.5). In panchina: Cerofolini, Frattali, Pahic, Kvernadze, Ibrahimovic, Baez. Allenatore: Di Francesco 5.5

Roma (4-2-3-1): Svilar 6.5; Kristensen 5.5 (22’ st Celik 6), Mancini 6.5, Huijsen 7 (1’ st Llorente 6), Angelino 6.5 (37’ st Smalling sv); Cristante 6, Paredes 7; Baldanzi 6 (37’ st Aouar sv), Azmoun 7, El Shaarawy 5.5; Lukaku 5 (1’ st Pellegrini 6). In panchina: Rui Patricio, Boer, Karsdorp, Zalewski, Renato Sanches, Spinazzola, Bove, Dybala. Allenatore: De Rossi 6.5

Arbitro: Giua di Olbia 5.5. NOTE: Serata serena, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Huijsen, Mancini, Azmoun. Angoli: 10-2 per il Frosinone. Recupero: 2’; 3

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