Il giorno di San Valentino è un mercoledì da leoni biancocelesti. L'1-0 sul Bayern è una polizza che non garantisce la qualificazione ai quarti di Champions e la Lazio, il 5 marzo a Monaco, è attesa ad una durissima, forse disperata, difesa del gol realizzato su rigore da Ciro Immobile nella ripresa. Però è pur sempre qualcosa, una importante base di partenza.
Alla vigilia Maurizio Sarri aveva chiesto ai suoi di affrontare la montagna con il coltello ed un sorriso tra i denti ed è stato accontentato. Nonostante la coperta sempre corta - sbilanciarsi in avanti ed esporsi al contropiede o arroccarsi in difesa, rischiando l'assedio - la Lazio ha interpretato una partita accorta, diligente, di sacrificio collettivo. Ed ha saputo fruttare almeno una delle poche occasioni concesse dal Bayern.
All'Olimpico Tuchel non rinuncia all'esperienza di Thomas Mueller e l'attaccante torna tra i titolari dall'inizio, al pari di Joshua Kimmich, impiegato solo 30 minuti nel 3-0 incassato contro il Leverkusen. Il tecnico abbandona poi la sua difesa a tre, schierata nel ko in Bundesliga per tornare ad un più tradizionale 4-2-3-1, con Kane unica punta supportato dal trio Sané-Muller-Musiala. Sarri sceglie Cataldi come cervello del centrocampo, vista l'indisponibilità dell'ultimo minuto di Vecino, fermato nel riscaldamento dall'acutizzarsi di un problema muscolare. Affida a Isaksen, Immobile e Felipe Anderson il compito di scardinare la difesa biancorossa.
Zero preliminari, l'avvio è subito ad alta intensità ed il Bayern si presenta con due occasioni per Kimmik e Kane, entrambi fuori bersaglio. La Lazio tenta di respirare con il palleggio, ma non è facile contro il pressing tedesco, che scatta già a pochi metri dall'area di Provedel, portato sempre da almeno due-tre giocatori. Dopo 20 minuti in apnea, la Lazio tira fuori la testa con un bel destro di Luis Alberto, alto di poco. Ma è un attimo, e subito il Bayern riprende a macinare gioco sull'uscio della porta biancoceleste. Alla lunga non può che nascerne una punizione dal limite, come quella battuta da Sané al 32'. Palla che fischia a lato di un nulla.
La mira fa difetto da entrambe le parti: ci prova Isaksen da fuori area, ma spedisce alto. Quindi un'azione corale porta Musiala al tiro, sopra la traversa anche questo. Primo tempo con diverse occasioni da rete, soprattutto per i bavaresi, ma nessuna vera parata.
Pochi minuti della ripresa e la Lazio si costruisce la prima occasione gol. Lancio perfetto di Luis Alberto per Isaksen che è bravo nel controllo, ma poi esita a tirare e consente a Neuer di murarlo. Errore grave del danese, contro un avversario che concede così poco. Ma intanto la Lazio dimostra di poter far male.
Al 14' si ferma Hysaj ed entra Lazzari. Tuchel si sbraccia per spronare i suoi, platealmente insoddisfatto di ciò che vede. Ed in effetti l'assedio tedesco è meno veemente. Le sensazioni negative di Tuchel si materializzano al 22', quando sboccia l'azione in ripartenza della Lazio, condotta da Felipe Anderson che serve Immobile sui 20 metri: slalom del capitano e tiro ribattuto. Ci prova Isaksen che calcia fuori. Ma il danese subisce un pestone al momento della conclusione che vale il rigore e il cartellino rosso per Upamecano. Dal dischetto Immobile spiazza Neuer ed è 1-0.
Sarri vuole forze fresche e cambia gli attaccanti: fuori Isaksen ed Immobile, osannato; dentro Pedro e Castellanos. È il momento di dare tutto: escono Luis Alberto e Gila per Patric e Kamada. Il Bayern, anche in 10, cerca di costruire gioco, ma con meno lucidità. E finisce per uscire sconfitto. Un secondo ko che Tuchel potrebbe pagare caro. Alle sue spalle si staglia l'ombra di Mourinho, che in Germania da alcuni giorni vedono destinato alla panchina dei bavaresi: l'ex tecnico della Roma che potrebbe trovarsi a sfidare la Lazio.
Lazio-Bayern 1-0
RETE: st 24' Immobile (rig.)
LAZIO (4-3-3): Provedel, Marusic, Gila (36' st Patric), Romagnoli, Hysaj (15' st Lazzari), Guendouzi, Cataldi, Luis Alberto (36' st Kamada), Isaksen (29' st Pedro), Immobile (29' st Castellanos), Felipe Anderson. (33 Sepe, 53 Magro, 15 Casale, 56 Napolitano). All. Sarri
BAYERN (4-2-3-1): Neuer, Mazraoui, Upamecano, Kim, Guerreiro, Kimmich, Goretzka (28' st de Ligt), Sané (37' st Tel), Muller (37' st Choupo-Moting), Musiala, Kane. (26 Ulreich, 48 Schmitt, 15 Dier, 23 Boey, 45 Pavlovic, 17 Zaragoza). All. Tuchel
Arbitro: Letexier (Fra)
Recupero: 0 e 5' . Angoli: 5-3 per il Bayern Monaco. Espulso: Upamecano al 22' st. Ammonito: Kimmich. Spettatori: 59 mila
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