Il derby d’Italia si tinge di nerazzurro. Basta un autogol di Gatti all’Inter per vincere lo scontro diretto contro la Juventus e volare a +4 in classifica con una partita da recuperare, dando uno strappo nella corsa scudetto.
Una vittoria di cuore, creando e sprecando soprattutto in avvio di ripresa e tenendo in piedi gli uomini di Allegri, coriacei e mai domi fino al 95’, anche se è mancato lo spunto dagli uomini di maggiore qualità offensiva come Vlahovic e Chiesa. I tre punti suonano come un messaggio forte al campionato da parte della squadra di Inzaghi, in una partenza sprint di 2024: proprio quando spesso i nerazzurri faticavano, cioè nelle prime gare del nuovo anno, stavolta stanno volando, avendo centrato sei vittorie nelle prime sei partite per la terza volta nella storia (dopo il 1943 e il 2007).
Sulla spinta dei 75 mila di San Siro (incasso da 6,3 milioni di euro, il secondo più alto della storia in Serie A), l’Inter parte in avanti, tanto che dopo soli 50 secondi si presenta in area bianconera con cross velenoso di Thuram su cui Mkhitaryan viene anticipato all’ultimo. I nerazzurri fanno la partita, tanto che nei primi 10’ il possesso palla si aggira intorno all’80%, ma senza riuscire a trovare varchi nella difesa bianconera ben schierata. La prima vera occasione dei padroni di casa arriva con un mancino di Dimarco, che servito da Pavard calcia male al volo. I nerazzurri trovano spazi solo in ripartenza, come quando Calhanoglu trova Dimarco con una gran palla in verticale, l’azzurro serve Thuram ma Bremer salva tutto con una gran scivolata.
L’Inter rallenta per riprendere fiato, la Juventus prende in mano il pallino del gioco e non a caso crea subito un pericolo: strappo di McKennie a centrocampo, lo statunitense serve Vlahovic che però a tu per tu con Sommer sbaglia lo stop e viene rimontato da Pavard. Proprio il francese è decisivo anche in area bianconera, portando al vantaggio interista: sulla rovesciata dell’ex Bayern, servito da Barella, Gatti spinge il pallone nella propria porta per cercare di anticipare Thuram.
Nella ripresa la Juventus prova ad alzare ritmo e baricentro, ma l’Inter è ancora pericolosa in ripartenza con un mancino di Dimarco che si spegne a lato. Non solo, perché poco dopo sugli sviluppi di una rimessa laterale Calhanoglu trova il palo esterno con un destro dal limite. E subito dopo i nerazzurri sono troppo leziosi, Pavard che sbaglia l’ultimo tocco in area per Lautaro, invece di calciare, con Gatti che recupera in extremis sull’argentino. La Juve però è presente, Kostic in piena area calcia col mancino ma trova il salvataggio di Mkhitaryan.
La partita si accende con continui capovolgimenti, Thuram in area non trova Dimarco e dall’altra parte Vlahovic non riesce a deviare un mancino sporco di Kostic, poi sugli sviluppi dell’angolo seguente ancora il serbo in rovesciata non centra la porta. Pericoloso anche Gatti, con un gran destro dal limite di poco a lato. Risponde l’Inter con Barella, che trova una super risposta di Szczesny su un destro volante, servito da Dimarco.
Allegri si gioca la carta Chiesa, mentre Inzaghi toglie uno stanco Thuram per inserire Arnautovic. È proprio l’austriaco ad avere la palla per chiudere la sfida, ma spreca calciando addosso a Szcesny da solo davanti al polacco. Ma è l’ultima emozione, perché l’assalto finale dei bianconeri non porta risultati: San Siro ribolle, canta «la capolista se ne va» perché ora la classifica dice +4 per i nerazzurri sui diretti avversari.
Inter-Juventus 1-0
RETE: pt 37' Gatti (aut.)
INTER (3-5-2): Sommer 6; Pavard 6.5, Acerbi 6, Bastoni 6.5 (44'st De Vrij sv); Darmian 6 (28'st Dumfries 6), Barella 6.5 (44'st Klaassen sv), Calhanoglu 6.5, Mkhitaryan 6, Dimarco 6.5 (28'st Carlos Augusto 6); Lautaro 5.5, Thuram 6 (32'st Arnautovic 6). In panchina: Di Gennaro, Audero, Sensi, Frattesi, Buchanan, Asllani, Bisseck, Sanchez. Allenatore: Inzaghi 6
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny 6.5; Gatti 5 (43'st Alex Sandro sv), Bremer 6, Danilo 6; Cambiaso 5.5 (43'st Miretti sv), McKennie 6 (45'st Alcaraz sv), Locatelli 6, Rabiot 5.5, Kostic 5 (21'st Weah 6); Vlahovic 5, Yildiz 5 (21'st Chiesa 5.5). In panchina: Pinsoglio, Perin, Iling-Junior, Rugani, Djalo, Nicolussi Caviglia, Nonge. Allenatore: Allegri 5.5
ARBITRO: Maresca di Napoli 6
NOTE: serata serena, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Vlahovic, Danilo, Mkhitaryan, Thuram, Inzaghi, Bremer. Angoli: 6-4. Recupero: 1', 5'
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