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L'amarezza di Dino Zoff: «Almeno una volta gli insulti erano per tutti»

Veemente la reazione della Fifa: «Gli eventi accaduti a Udine e a settembre a Sheffield sono totalmente ripugnanti e del tutto inaccettabili»

Dino Zoff

«Almeno una volta gli insulti erano per tutti». Con una battuta amara Dino Zoff, il mito del mundial ’82, si unisce al coro di indignazione per i cori razzisti subiti da Mike Maignan in Udinese-Milan. Solidarietà non solo da ex portiere, perché la condanna ai buu è inequivocabile: «È stata una cosa deprecabile, non sono cose da fare. Mi stupisce che questo succeda ovunque - dice all’Ansa Zoff, che da friulano non ne fa una questione legata alla sua regione - Non c’entra il Friuli, io ero portiere e certe cose le ho avvertite ovunque. Nel calcio come nella vita ho sentito tanti buu. Ai miei tempi succedevano cose diverse, io che ho fatto il portiere ed ero vicino agli spalti ed ho visto arrivare di tutto in campo. Ho sentito insulti di ogni tipo, ma almeno erano per tutti».
Veemente la reazione della Fifa: «Gli eventi accaduti a Udine e a settembre a Sheffield sono totalmente ripugnanti e del tutto inaccettabili. I giocatori hanno il mio totale sostegno - le parole del presidente Gianni Infantino che chiede il divieto d’accesso allo stadio per i tifosi che lanciano insulti «abominevoli» e va oltre perché aggiunge che «va decisa la sconfitta a tavolino per le squadre i cui tifosi sisiano resi protagonisti di episodi di razzismo. Non c’è posto per il razzismo, né per altre forme di discriminazione, nel calcio come nella società».

Dal numero 1 della Fifa ad un numero uno in campo il discorso non cambia: «Adesso basta. Sei molto lontano dall’essere solo Mike Maignan. Siamo tutti con te - il messaggio sui social del campione del Psg e capitano della nazionale francese, Kylian Mbappè - Sempre gli stessi problemi e ancora nessuna soluzione». «Hai il nostro pieno sostegno Mike Maignan», aggiunto la Federcalcio francese sull’account X della Nazionale. E poi c’è la levata di scudi della politica con il vicepremier Matteo Salvini: «Vergognosi i cori di ieri e spero che il 2024 porti una nuova cultura e un nuovo spirito sportivo negli stadi. Spero che chi di competenza intervenga, ho visto la società dell’Udinese è già intervenuta con parole chiare, penso non si possa colpevolizzare intere città o società per pochi idioti. Maignan - conclude il ministro - ha tutta la mia solidarietà da sportivo, tifoso, da italiano e da persona civile».

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