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Pazza Inter, batte il Verona ed è campione d'inverno

Lautaro la sblocca, Henry pareggia e nel recupero succede di tutto: Frattesi segna il 2-1, poi l'ex attaccante Venezia fallisce il rigore del pari al 100’

Reduce dal passo falso di Marassi contro il Genoa di fine anno, l’Inter apre il suo 2024 tornando a vincere in maniera clamorosa contro l’Hellas Verona, grazie ad un gol all’ultimo respiro di Frattesi e un rigore fallito da Henry a tempo ampiamente scaduto. A San Siro finisce 2-1 dopo il botta e risposta tra Lautaro Martinez, rientrato proprio oggi dall’infortunio che l’ha costretto ai box nelle ultime due sfide, e lo stesso Henry che poi fallisce la doppietta personale. La squadra di Inzaghi si laurea campione d’inverno e allunga così momentaneamente a +5 in vetta sulla Juventus, impegnata domani in trasferta con la Salernitana, mentre la formazione di Baroni rimedia un ko amarissimo ed è costretta a restar ferma al terzultimo posto a quota 14 punti. La prima grande occasione del match, a sorpresa, è per la formazione ospite: Ngonge offre al centro per l’incursione di Suslov, che a tu per tu con Sommer viene respinto provvidenzialmente di ginocchio.

I nerazzurri si salvano e una decina di minuti più tardi colpiscono con il solito Lautaro Martinez, che viene servito in verticale da Mkhitaryan e con l’esterno destro fulmina Montipò per l’1-0. Gli scaligeri comunque non restano a guardare e al 27’ provano a farsi rivedere pericolosamente con Djuric, bravo a svettare di testa sul cross di Tchatchaoua senza però angolare la conclusione di testa che viene bloccata da Sommer. Ad inizio ripresa l’Inter troverebbe subito il raddoppio ancora con Lautaro, ma stavolta la sua rete viene annullata per un precedente fuorigioco di Acerbi, autore del possibile assist. La squadra di Inzaghi continua comunque ad andare alla ricerca del gol della sicurezza, dimostrando però poca lucidità e cattiveria sotto porta. Il Verona resta ampiamente in partita e al 74’ colpisce a sorpresa con il neo entrato Henry, che trasforma in oro la prima palla toccata sul cross di Duda, a pochi secondi dal suo ingresso in campo. E’ tutto da rifare quindi per i nerazzurri, ma non sembra essere giornata fortunata: al 79’ Dimarco calcia in mezzo una bella punizione, dopo un paio di deviazioni Montipò è reattivo in tuffo a toccare, poi è Arnautovic a trovarsi in traiettoria e a salvare incredibilmente il possibile gol dei suoi. Nel recupero succede di tutto: Frattesi riporta avanti l’Inter al 93’ qualche secondo dopo una traversa colpita da Bastoni, poi il Verona, rimasto nel frattempo in inferiorità numerica per il rosso a Lazovic (proteste), avrebbe la possibilità di pareggiare ancora su rigore: Henry però va dal dischetto e colpisce il palo graziando i nerazzurri.

Dopo il fischio finale, le polemiche del Verona per un errore evidente dell'arbitro Fabbri, che non è andato a vedere al Var una gomitata di Bastoni nell’azione che ha portato alla rete della vittoria interista.

Scaligeri furiosi con arbitro e Var

«Oggi è stata una grande mancanza di rispetto verso una società che tra tante difficoltà sta cercando di onorare questo campionato e lottare fino alla fine. Sull’episodio del 2-1 dell’Inter è impossibile che in una sala Var arbitri preparati non possano avere visto che il gol era da annullare, non possono non avere avvisato l’arbitro». Lo ha detto il ds del Verona Sean Sogliano, intervistato da Dazn dopo il ko con l’Inter. «In una sala Var non si può fare questo errore, o è mancanza di rispetto o è altro. Per me non è un errore: il Verona e i suoi tifosi tornano a casa con un grande torto, è una cosa veramente molto grave».

«La situazione è chiara. La squadra è in un momento di difficoltà, abbiamo cercato di portare punti contro i più forti del campionato. È inutile parlare di mercato se poi abbiamo la possibilità di abndare via da San Siro con un punto e con questo intervento mancato clamoroso non è successo», ha proseguito Sogliano. «Accettare questo è troppo, il resto passa in secondo piano. Questo non è un errore, è una mancanza di rispetto a una società che ha problemi, ma a maggior ragione non voglio aiuto. Voglio rispetto. Potevamo prendere 4 gol, ma così è troppo. Vogliamo migliorare il calcio e poi facciamo questo? Io sono un umile direttore sportivo, però oggi la nostra dignità è stata calpestata», ha concluso il ds del Verona.

Il tabellino

Marcatori: pt 13’ Lautaro; st 29’ Henry, 48’ Frattesi

Inter (3-5-2): Sommer 6; Pavard 6 (38’st Sanchez sv), Acerbi 5.5, Bastoni 6; Dumfries 6 (16’st Darmian 6), Barella 6.5, Calhanoglu 6.5, Mkhitaryan 6.5 (38’st Frattesi 7), Carlos Augusto 6.5 (28’st Dimarco 6); Thuram 6.5 (28’st Arnautovic 5), Lautaro 7. In panchina: Di Gennaro, Audero, Sensi, De Vrij, Klaassen, Asllani, Bisseck. Allenatore: Inzaghi 6.5

Verona (4-2-3-1): Montipò 5; Tchatchoua 5.5, Coppola 5.5, Magnani 6, Doig 5 (28’st Cabal 6); Duda 6.5, Suslov 6.5 (46’st Charlys sv); Ngonge 5.5 (42’st Kallon sv), Folorunsho 5, Mboula 5 (1’st Lazovic 6); Djuric 5.5 (28’st Henry 6). A disposizione: Berardi, Perilli, Amione, Faraoni, Cruz, Serdar, Hongla, Bonazzoli. Allenatore: Baroni 6

Arbitro: Fabbri di Ravenna 5.5

Note: terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori: 71.691. Ammoniti: Coppola, Suslov. Espulsi: 50’st Lazovic per proteste. Angoli: 7-0. Recupero: 1’; 12’

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