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Gli Europei del 2032 assegnati a Italia e Turchia

Per l'edizione del 2028 storica collaborazione tra Regno Unito e Irlanda

Il comitato esecutivo Uefa ha assegnato a Italia e Turchia, candidate uniche ad ospitare la manifestazione, gli Europei del 2032. I due Paesi avevano raggiunto un accordo, annunciato ufficialmente il 28 luglio scorso, per unificare le proprie candidature e assicurarsi il voto della commissione Uefa deputata all’assegnazione delle fasi finali. La cerimonia si è svolta a Nyon, presenti il presidente della Figc, Gabriele Gravina, il segretario generale Marco Brunelli, il project manager Euro 2032 Antonio Talarico e tutto il team che ha lavorato al dossier, oltre ai due ambassador Gianluigi Buffon, capo delegazione dell’Italia, e Ilaria D’Amico. Per la Turchia, invece, erano presenti il presidente della Turkish Football Federation, Mehmet Buyukeksi, il segretario generale Kadir Kardas e il vice presidente Mustafa Erogut. Le partite verranno ripartite equamente fra i due Paesi ospitanti. Tra le ipotesi la possibilità che la finale venga ospitata a Roma, mentre la partita inauguarale potrebbe essere giocata allo stadio Ataturk di Istanbul.

Gli Europei del 2028 sono stati assegnati a Regno Unito e Irlanda. Questa la decisione del Comitato Esecutivo Uefa, riunito oggi a Nyon.

«La candidatura congiunta Italia-Turchia mi è piaciuta perchè, in un momento politico difficile, può essere una bella occasione di dialogo». Così Gianluigi Buffon, capo delegazione della Nazionale azzurra, ai microfoni di RaiSport dopo l’assegnazione degli Europei 2032 a Italia e Turchia. Proseguendo Buffon ha poi sottolineato come la Turchia sia «una nazione di grandi tradizioni come noi, che si affaccia sull’Oriente e il poter collaborare penso sia una bellissima cosa. Diritti civili? I passi in avanti dobbiamo farli tutti, Turchia compresa». Infine un pensiero sulla Nazionale di Spalletti: «Siamo nel bel mezzo di un progetto iniziato da poco, qualcosa di buono si è già visto. Il primo tempo in Macedonia e 70 minuti con l’Ucraina sono stati belli da vedere e questo è merito della disponibilità dei ragazzi, del gran sapere calcistico del suo staff formato da professionisti di grande livello», conclude Buffon.

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