La Roma fa bottino pieno con il Servette, nella sua seconda gara di Europa League e festeggia con un poker di reti l’avvento del nuovo sponsor di maglia, presente già questa sera sulle casacche dei giallorossi. Forse non saranno stati graditi a qualcuno nella capitale, ma i sauditi di Riyadh Season questa sera hanno portato fortuna e al popolo romanista non rimane che augurarsi che facciano altrettanto anche domenica a Cagliari quando il loro logo apparirà per la prima volta anche sui campi della Serie A.
Intanto c’è che, sponsor arabo o scritta Spqr, per Romelu Lukaku cambia poco, visto che anche questa sera è andato a segno, seppure con la collaborazione del coriaceo giapponese Tsunemoto, uno dei migliori dei suoi. A servire il belga era stato Celik, rilanciato questa sera dallo squalificato Mourinho fra i titolari. Quella della rete dell’1-0, la quinta per Lukaku in sei apparizioni in giallorosso, era stata l’unica azione veramente pericolosa costruita dalla formazione di casa fino a quel momento, era il 21’, ma poi non è che nel corso del primo tempo ce ne siano state altre, a parte una dello stesso Lukaku, con la Roma già in vantaggio, che aveva anticipato il portiere su una punizione dalla destra, ma la palla era finita a lato. Piuttosto la Roma, come già le era capitato domenica scorsa contro il Frosinone, era apparsa piuttosto distratta nelle fasi iniziali e aveva rischiato di prendere gol già nel primo minuto, con Bendia che aveva approfittato di un’incomprensione fra Cristante Mancini ed era andato al tiro sfiorando il palo alla destra di Svilar.
All’inizio della ripresa, invece, un gol lo segnava la Roma con Belotti, di sinistro su assist di Pellegrini (entrato al posto del «fantasma» di Aouar), un colpo duro da assorbire per un Servette ben messo in campo ma poco pungente e pur sempre squadra che è solo ottava nel campionato svizzero. E poco dopo, al 7’ st, arrivava anche la prodezza personale di Pellegrini, con un destro al volo su passaggio aereo di Celik, oggi più assist man che terzino. Al 12’ era ancora Pellegrini il protagonista, ma questa volta in negativo, visto che si sedeva a terra e poi doveva uscire per infortunio, a prima vista di natura muscolare: al suo posto Pagano, 19 anni a novembre e pupillo di Francesco Totti, della cui scuderia fa parte. Al 14’ la conferma che l’avvio di ripresa era stato terrificante per il team di Ginevra: corner di Paredes e colpo di testa in tuffo, alla Pierino Prati, del «Gallo» Belotti: 4-0. A quel punto, dopo un’ora di gioco, la partita aveva poco da dire, a parte un paio di occasioni per El Shaarawy e Belotti, e per la Roma d’Europa era già tempo di pensare alla doppia sfida con quello Slavia Praga che ai tifosi non più giovani ricorda la beffa dei tempi di Giannini e dell’indimenticabile Carlo Mazzone.
Roma-Servette 4-0
RETI: pt 21' Lukaku; st 1' Belotti, 7' Pellegrini, 15' Belotti
ROMA (3-5-2): Svilar 6.5; Mancini 7 (25' st Karsdorp 6.5), Cristante 6.5, Ndicka 6; Celik 7, Bove 6.5 (32' st D’Alessio 6), Paredes 6.5, Aouar 6 (1' st Pellegrini 7, 12' st Pagano 6.5), El Shaarawy 6; Lukaku 7 (25' st Zalewski 6), Belotti 7.5. In panchina: Rui Patrìcio, Boer, Dybala, Spinazzola, Pisilli, Mannini, Joao Costa. Allenatore: Mourinho (squalificato, in panchina Foti) 6
SERVETTE (4-4-2): Frick 5.5; Tsunemoto 5, Vouilloz 5.5, Severin 5, Mazikou 5.5; Stevanovic 5.5 (43' st Touati), Antunes 6 (24' st Cognat 6), Ondoua 5.5, Kutesa 6 (24' st Bolla 6); Crivelli 5 (24' st Guillemenot 6), Bedia 5.5 (29' st Douline 6). In panchina: Mall, Besson, Henchoz, Diba, Ouattara, Simo. Allenatore: Weiler 6
ARBITRO: Pajac (Cro) 6
NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Ondoua, Douline. Angoli: 4-7. Recupero: 1' pt, 3' st
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