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Colombia, è morto Freddy Rincon: giocò nel Napoli e nel Real Madrid

L'ex calciatore si è spento in ospedale per le conseguenze di un incidente stradale

Freddy Rincon nel 2000 con l'allora presidente della Fifa Joseph Blatter

Freddy Rincon non ce l’ha fatta a vincere la sua partita più difficile. L’ex stella del calcio colombiano, già capitano della nazionale e centrocampista di Napoli e Real Madrid, è morto nella notte italiana a Cali, nel Sud-Ovest della Colombia, dopo un incidente d’auto avvenuto due giorni prima.

L’ex calciatore aveva 55 anni ed era stato ricoverato lunedì scorso in condizioni disperate, dopo una violenta collisione tra un autobus e il furgone su cui viaggiava. Oltre a Rincon, erano rimaste ferite nell’incidente le altre quattro persone in auto con lui. La notizia del decesso è stata data dalla Clinica Imbanaco, dove il colombiano era ricoverato in seguito alle gravi ferite riportate.

«Nonostante tutti gli sforzi fatti dal nostro team medico, il paziente Freddy Eusebio Rincon Valencia è morto oggi», ha comunicato in una nota la clinica di Cali. Soprannominato «El Coloso» («il colosso»), è stato una delle stelle della nazionale colombiana durante i Mondiali del 1990 in Italia e ha fatto parte della generazione d’oro colombiana che si è qualificata per tre Mondiali consecutivi (1990, 1994 e 1998). Ha giocato oltre che per Real Madrid (Spagna) e Napoli, anche per Palmeiras e Corinthians (Brasile) e America de Cali (Colombia). Freddy Rincon giocò nel Napoli nella stagione 1994-95, collezionando 28 presenze e 7 gol.

Immediato il messaggio di cordoglio da parte del club partenopeo: «Il Napoli si unisce al dolore della famiglia Rincon per la scomparsa del caro Freddy, calciatore azzurro nella stagione 94/95».
Nato nella città portuale di Buenaventura (sudovest), Rincón è ricordato in Colombia per il gol all’ultimo minuto della partita contro la Germania (1-1) ai Mondiali in Italia: tedeschi che poi diventarono campioni del mondo, nel 1990 dopo la finale vinta contro l’Argentina di Maradona allo stadio Olimpico di Roma. Fu la prima volta che la Colombia si qualificava per la fase a eliminazione diretta di una Coppa del Mondo, dopo 28 anni di assenza dalle finali. Il granitico trequartista segnò anche una doppietta memorabile contro l’Argentina (5-0) a Buenos Aires, che contribuì alla qualificazione a Usa '94. È l’anno della sua prima esperienza all’estero, al Palmeiras, prima di partire per il Napoli e poi di attirare l’attenzione del Real Madrid dove, però, trascorse una sola stagione: nel 2012, in un’intervista al quotidiano spagnolo Marca, parlò del «razzismo molto accentuato» che aveva subito al Real Madrid. Appese le scarpette al chiodo nel 2004, dopo un’ultima stagione con la maglia del Corinthians, di cui era diventato un’icona.

Nell’agosto 2013, Rincón aveva già avuto un incidente d’auto, riportando diverse ferite, di cui una alla testa. Le circostanze dell’incidente di lunedì devono ancora essere appurate: alcuni filmati mostrano un semaforo rosso, il che vorrebbe dire che potrebbe esserci stato un eccesso di velocità da parte dell’autista dell’autobus o del furgone.

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