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La Juventus batte la Spezia, decide un gol di Morata. Poker del Sassuolo

Juventus’ Alvaro Morata jubilates after scoring the goal (1-0) during the italian Serie A soccer match Juventus FC vs Spezia Calcio at the Allianz Stadium in Turin, Italy, 6 March 2022 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

La Juve stringe i denti, attinge alla sua ricca panchina e regola di giustezza lo Spezia per blindare il quarto posto e mettere pressione alle milanesi e al Napoli. Allegri guarda indietro con un ghigno soddisfatto: + 6 sull’Atalanta (che deve recuperare una gara) e sulla Roma, +7 sulla Lazio. Ma anche -5 dall’Inter, che ha una partita da recuperare. A decidere è Morata, che torna al gol dopo due mesi e mezzo. E’ l’ottava vittoria ‘a corto musò di Allegri in serie A, 11/a in stagione.
A ridosso delle big si gioca un campionato parallelo per insidiare il settimo posto che porta all’Europa. A Fiorentina e Verona, che si sono annullate con un pari che rimanda i responsi, si aggiunge il Sassuolo champagne di Dionisi che travolge 4-1 il Venezia in una gara scoppiettante che inguaia i veneti. Fa ancora harakiri il Genoa che sbatte sul muro dell’Empoli, non vince in casa da dieci mesi. Il nuovo tecnico Blessin si conferma mister x: in sei gare è imbattuto ma non ha mai vinto, e così la salvezza evapora.
La Juve continua il suo percorso netto inanellando il 19/o risultato utile consecutivo contro uno Spezia al quarto ko di fila. Le assenze plurime non spaventano il gruppo bianconero che punta sulla verve di Cuadrado, le geometrie di Locatelli. Vlahovic è costretto agli straordinari anche per il nuovo infortunio di Dybala. A sbloccare la gara è un rinvio sballato di Provedel, che innesca una giocata veloce e ficcante di Locatelli e apertura per il libero Morata. Nella ripresa lo Spezia rompe gli indugi, si crea alcune occasioni, ma in difesa giganteggia De Ligt e non si passa.
Il Sassuolo ammazzagrandi comincia ad asfaltare anche le piccole: dopo avere superato Inter, Milan, Juventus, Lazio e Fiorentina, stavolta vince a Venezia mettendo ancora in mostra le eccelse doti dei suoi attaccanti. Berardi è il trascinatore instancabile (11 gol e 11 assist), Raspadori strappa il gioco con folate, ma lavora molto anche a centrocampo, Scamacca non fallisce mai l’appuntamento col gol. E’ andato via Boga, ma Traorè non lo fa rimpiangere. Dionisi lavora bene, nel solco di De Zerbi, ma il Venezia schiuma rabbia per le decisioni di Pairetto che finisce troppo spesso per essere contestato dalle squadre che arbitra. Ci sono cinque gol, quattro rigori, tre gol annullati, è una sarabanda che mantiene elettrizzante la gara. Il Sassuolo va 3-0 in mezz’ora, in tutto ottiene tre rigori e li segna. Quello assegnato ai veneti alla fine viene sbagliato da Aramu. Sassuolo da quartieri alti, buone notizie per Mancini con azzurri in vena, mentre il Venezia è a -3 dalla zona salvezza.
Ci si aspettava di più da Fiorentina e Verona. Piatek, al sesto gol in nove gare, attenua il ricordo di Vlkahovic e porta in vantaggio i suoi. Il Verona pareggia dopo poco col rigore e il decimo gol di Caprari, come al solito tra i migliori. Le occasioni sono più per i padroni di casa (che sprecano soprattutto con Torreira), ma alla fine il punto non serve al Verona, anche perchè la Fiorentina ha una gara da recuperare. Rimangono nel limbo di un centroclassifica senza infamia e senza lode Bologna e Torino che non si fanno del male. Ha più occasioni il Toro con Brekalo e Pobega, il Bologna, che è senza Arnautovic, risponde solo con De Silvestri. Guadagna infine un punto utile l’Empoli vanificando gli ennesimi sforzi del Genoa di tornare al successo. Ci provano un pò tutti, Portanova colpisca la traversa, ma l’ennesimo pari rende troppo complicata la corsa salvezza.

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