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Botte in campo a Palermo, Miceli: "La proposta contro la violenza sugli arbitri diventi legge"

Carmelo Miceli

Episodio increscioso ieri (domenica 30 gennaio) a Palermo, al campo Santa Cristina di Borgo Nuovo, nel corso della partita tra Altofonte e Iccarense Carini. Dopo la convalida del risultato (0-3 per la squadra ospite)  l’arbitro trapanese Nicola Melodia sarebbe stato colpito al volto da un pugno scagliato da una persona che si sarebbe intrufolata nel terreno di gioco senza avere alcun titolo per fare ingresso negli spazi riservati alle squadre.

"Esprimo la mia solidarietà all’arbitro che ieri è stato colpito al volto. Un fatto grave, che andrebbe punito in modo severo come previsto nella proposta di legge contro la violenza sugli arbitri che ho presentato il mese scorso insieme all’onorvole Luca Lotti, già Ministro dello Sport e sottoscritta da deputati di tutte le forze politiche presenti in parlamento", è il commento del deputato del Pd Carmelo Miceli a proposito dell'aggressione al direttore di gara per il quale è stato richiesto l'intervento di un'ambulanza. "Chiederò al Comune di Palermo di costituirsi parte civile nell'eventuale processo ed esprimo la mia solidarietà anche all'Aia - sototlinea Miceli - , l'Associazione italiana arbitri, con cui il Partito Democratico sta condividendo il percorso della proposta di legge. La mia richiesta è che quel testo possa approdare in Parlamento immediatamente in modo da punire duramente casi come quello accaduto a Palermo".

La proposta di legge cui fa riferimento Miceli prevede aggravanti speciali di pena (da un minimo di un terzo alla metà) per i reati di omicidio preterintenzionale e lesioni gravi e gravissime, oltre al Daspo automatico e all’obbligo di presentazione alle forze dell’ordine durante gli eventi sportivi per chi si macchia dei citati reati.

Il presidente della Federcalcio Sicilia: "Atto deprecabile"

In relazione all’episodio di violenza il presidente della Federcalcio Siciliana Sandro Morgana, nel condannare lo stesso, sottolinea "come la violenza sia estranea ai valori propri dell’attività sportiva" e al tal proposito aggiunge: “non ci sono motivazioni che possano giustificare un atto così deprecabile: nel calcio si può vincere e si può perdere e tutti possiamo commettere degli errori, ma è giusto che si sappia che la violenza non trova accoglienza presso la nostra organizzazione e, pertanto, sarà combattuta con tutti i mezzi che il regolamento ed il codice di Giustizia Sportiva mettono a nostra disposizione”. “Esprimo solidarietà all’arbitro Melodia di Trapani ed a tutta la struttura arbitrale facendo presente che - aggiunge Morgana - l’organizzazione sportiva che ho l’onore di presiedere vigilerà a fianco di tutti coloro che spendono la propria vita per l’affermazione dei principi di legalità e giustizia nel territorio siciliano”.

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