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Dzeko ribalta il Venezia al 90' e l'Inter tenta un'altra fuga. Lazio e Atalanta in bianco

Edin Dzeko ha segnato il gol vittoria

Con molta più fatica del previsto l’Inter vince contro un ottimo Venezia 2-1 e tenta la mini fuga in vetta. A San Siro decide un gol al 90’ di Edin Dzeko, che rompe il digiuno che durava da nove gare (in tutte le competizioni), regalando ai nerazzurri 3 punti pesantissimi. Ai veneti non basta una grande prova di carattere e l’iniziale vantaggio di Henry, pareggiato poi da Barella. La squadra di Inzaghi vola momentaneamente a +5 sul Milan secondo, mentre gli uomini di Zanetti rischiano di scivolare in zona retrocessione in caso di successo del Cagliari contro la Fiorentina. Come da copione sono i nerazzurri a fare la gara sin dall’inizio, ma inaspettatamente al 19’ gli ospiti vanno in vantaggio con Henry, che scappa alle spalle di Skriniar sul cross perfetto di Ampadu e di testa batte Handanovic per l’1-0 veneto. La reazione interista comunque arriva, più di nervi che di qualità, e porta al gol del pareggio al 40’: cross di Darmian da destra, Perisic colpisce al volo ed impegna Lezzerini in tuffo, ma Barella si avventa sulla respinta e fa 1-1 tra le proteste del Venezia, che reclamava una precedente gomitata di Dzeko ai danni di Modolo. Nella ripresa, al 58’, l’Inter ha una grande chance per ribaltare tutto con Dzeko, ma il bosniaco mette incredibilmente alto da due passi contrastato da Lezzerini, che non era riuscito a trattenere un colpo di testa di De Vrij. La formazione lagunare però si difende con personalità e molto ordine, così Simone Inzaghi prova a giocarsi qualche carta dalla panchina per rompere l’equilibrio. Nel finale, proprio al 90’, ci pensa Dzeko a togliere le castagne dal fuoco ai nerazzurri, bravissimo a svettare sul cross di Dumfries e regalare il successo ai suoi.

La Lazio sbatte sul palo: 0-0 con l'Atalanta

La Lazio non riesce ad approfittare delle tantissime assenze dell’Atalanta e si deve accontentare di un solo punto nel testa a testa europeo. All’Olimpico finisce 0-0 senza troppe emozioni, con la squadra di Maurizio Sarri fermata dal palo in una delle poche occasioni create. I bergamaschi salgono a quota 43 punti in classifica, i biancocelesti invece si portano a 36. Senza Zapata, Muriel e gran parte dei centrocampisti titolari, costretti a dare forfait tra infortuni e positività al Covid, Gasperini è costretto a proporre una formazione totalmente rimaneggiata. Sarri invece si affida ai soliti, ad esclusione degli infortunati Acerbi e Pedro, proponendo Zaccagni nel tridente offensivo. In un primo tempo molto bloccato le emozioni sono davvero pochissime: non succede praticamente nulla e i due portieri non vengono mai chiamati in causa. Nella ripresa invece i ritmi si alzano e al 64’ arriva la prima vera occasione da gol del match targata Zaccagni, che controlla un cross di Milinkovic e spara un destro potentissimo che si stampa sul palo. Dall’altra parte ci prova Miranchuk un paio di volte in pochi minuti, calciando prima a lato poi tra le braccia di Strakosha. La gara si accende e al 74’ la Lazio va nuovamente ad un passo dal vantaggio, con un destro in controbalzo di Marusic che sibila a centimetri dall’incrocio dei pali. Nel finale non succede praticamente più nulla e lo 0-0 resiste fino al triplice fischio.

Udinese e Genoa non si fanno male

Il Genoa gioca con carattere, orgoglio ed intensità (anche negli ultimi minuti in inferiorità numerica per l’espulsione di Cambiaso), crea almeno quattro palle gol solari, ma non sfonda in casa contro l’Udinese. A Marassi finisce 0-0 come nella gara d’andata: inizia con un punto l’avventura di Alexander Blessin sulla panchina del grifone, che sale a quota 13 in classifica e momentaneamente a -5 dalla zona salvezza, mentre gli uomini di Cioffi, dopo due ko di fila, smuovono la situazione portandosi a 24 punti.

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