Anche se non ci sono più Conte, Lukaku e Hakimi, l'Inter riparte da dove aveva lasciato con una grande prestazione contro il Genoa. Tutto facile così nella prima a San Siro per Dzeko e compagni, che dominano con un perentorio 4-0 la squadra di Ballardini, arrivata al Meazza piena di giovani e di difficoltà. La nuova Inter formato Inzaghi mostra anche un buon calcio, con i nuovi arrivati come l'attaccante bosniaco e Calhanoglu subito protagonisti sul tabellino tanto quanto nel gioco.
I campioni d'Italia in carica fanno subito la voce grossa, ripartendo centrando la 17/a vittoria di fila in campionato a San Siro con la stessa determinazione e ferocia mostrata nell'era Conte, aspettando comunque impegni più complessi. Un'Inter diversa, ma altrettanto efficace: più gioco e combinazioni palla a terra, meno contropiede e giocate sul centravanti fisico come era Lukaku. Il tutto aspettando il rientro di Lautaro Martinez, squalificato oggi con il Genoa, e soprattutto aspettando novità dal mercato. «Un altro attaccante? Siamo alla ricerca, lo stiamo cercando compatibilmente con le nostre possibilità», le parole dell'ad Marotta nel pre-partita, con il nome giusto che dovrebbe essere quello di Joaquin Correa, in uscita dalla Lazio, considerando anche l'infortunio di Marcus Thuram nella sfida di oggi del Borussia Moenchengladbach contro il Bayer Leverkusen.
Intanto, però, come spiegato da Inzaghi, la testa era solo sul Genoa. E così fa festa la Milano nerazzurra, con l'Inter che, accolta in campo dalla festa dei quasi 30mila di San Siro, spinge subito sull'acceleratore abbattendo nei primi minuti il fragile muro degli uomini di Ballardini. Bastano così 15' a Calhanoglu per far dimenticare il suo passato milanista e diventare subito idolo per gli interisti: prima da corner serve l'assist per Skriniar, che di testa sblocca il risultato, poi, dopo una combinazione con Dzeko, raddoppia con un destro dalla distanza che non lascia scampo a Sirigu.
La reazione genoana è tutta in un paio di fiammate di Kallon, mentre Dzeko inizia a prendere le misure delle porte di San Siro, centrando una traversa con un tiro deviato da Criscito.
Nella ripresa Ballardini cambia quattro giocatori nei primi 10', ma senza ottenere risultati, perché il dominio interista prosegue senza sosta, con Handanovic che si sporca le mani solo in un paio di occasioni ma senza problemi. Così, nel secondo tempo c'è festa anche per Arturo Vidal, che trova il 3-0 da due passi dopo una magia di tacco di Barella, e soprattutto per Edin Dzeko, che realizza nel finale il suo primo gol in nerazzurro con un colpo di testa su assist proprio di Vidal.
Buona la prima così in particolare per i nuovi arrivati, con Calhanoglu che è diventato il primo giocatore interista a segnare e fornire un assist al debutto in nerazzurro dai tempi di Ibrahimovic nel 2006. Ma è soprattutto un'Inter che diverte i 30mila di San Siro e si diverte in campo: dopo un'estate tribolata, il modo migliore per ripartire, come cantato per tutti i 90' dai tifosi del Meazza, al grido di 'i campioni d'Italia siamo noi'.
Inter-Genoa 4-0
RETI: pt 6' Skriniar, 14' Calhanoglu; st 29' Vidal, 42' Dzeko
INTER (3-5-1-1): Handanovic 6; Skriniar 7, De Vrij 6, Bastoni 6.5 (39' st Dumfries sv); Darmian 6, Barella 6.5 (32' st Vecino 6), Brozovic 6.5, Calhanoglu 7.5 (32' st Satriano 6), Perisic 6 (24' st Dimarco 6); Sensi 6 (24' st Vidal 7); Dzeko 7.5. In panchina: Cordaz, Radu, Kolarov, Ranocchia, Agoume, D’Ambrosio, Pinamonti. Allenatore: Inzaghi 7
GENOA (3-5-2): Sirigu 6; Vanheusden 5.5, Biraschi 5 (1' st Serpe 5), Criscito 5; Sturaro 5 (26' st Melegoni 6), Badelj 5.5, Rovella 5, Hernani 5.5 (1' st Bianchi 6), Cambiaso 5 (1' st Sabelli 5.5); Pandev 5.5, Kallon 6 (10' st Favilli 5.5). In panchina: Marchetti, Masiello, Ekuban, Buksa, Agudelo, Eyango, Portanova. Allenatore: Ballardini 5
ARBITRO: Marini di Roma 6
NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Criscito, Sturaro, Vecino. Angoli: 8-2. Recupero: 3'; 4'
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