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L'Inter accoglie Dumfries, ma su Lukaku la tensione resta alta

Denzel Dumfries saluta i tifosi al suo arrivo in Italia

La nuova Inter di Simone Inzaghi prende forma con l’arrivo di Denzel Dumfries che oggi ha sostenuto le visite mediche, festeggiato dai tifosi, già orientati ad archiviare il fortissimo Hakimi. Quarantotto ore intense per il club nerazzurro che prima ha accolto Dzeko per il quale ancora manca l’ufficialità per motivi burocratici. Nessuno dei due giocherà comunque la partita amichevole di sabato contro la Dinamo Kiev che si disputerà a porte chiuse. Debutteranno il 21 contro il Genoa. Ultimi giorni di rodaggio per l’Inter mentre ancora non si placano le polemiche per l’addio di Romelu Lukaku.

Interviene l'agente Federico Pastorello, denunciando falsità e minacce, difendendo Marotta, Ausilio e Inzaghi che si sono spesi perché il belga rimanesse all’Inter. La scelta di Lukaku di trasferirsi al Chelsea è stata dettata da ragioni di cuore: per il campione il club di Londra è unico e speciale. Pastorello parla a mente fredda, a trasferimento concluso e ufficializzato, al culmine di una vicenda sconfinata nel vandalismo con il murale dedicato a Lukaku imbrattato e deturpato, dopo gli insulti della Curva Nord e della «piazza» che gli hanno dato del mercenario e del coniglio. «Ciò che non possiamo assolutamente tollerare sono le falsità, le insinuazioni, le offese e le minacce che abbiamo ricevuto (anche nei confronti della mia famiglia e delle mie figlie, per esempio) che hanno ampiamente superato il limite della civiltà, della decenza e della sopportazione».

Un lungo comunicato pubblicato su Instagram per dire la sua in un clima incandescente fatto di accuse, speculazioni, ricostruzioni che Pastorello smentisce. «Che ci crediate o no - dice - l’affetto di tutti i tifosi e il legame speciale con la città di Milano lo hanno fatto riflettere a lungo: ma poi, una volta presa la sua decisione, l’ha portata avanti con convinzione e fermezza».

«Per quanto riguarda l’Inter - aggiunge - posso garantire che l’ad Giuseppe Marotta, il ds Piero Ausilio, oltre che il tecnico Simone Inzaghi che si è adoperato in prima persona - hanno fatto tutto quanto fosse in loro potere per evitare questo trasferimento. Ma ci sono circostanze che vanno oltre la loro sfera decisionale e dipendono dalle indicazioni della proprietà».

«Concludo il mio pensiero con una riflessione su quel giorno di 2 anni fa - ricorda Pastorello - quando Romelu Lukaku firmò per l’Inter. Allora molti di quelli che oggi mi insultano e mi minacciano mi ringraziavano di cuore per averlo portato a Milano. Se vi avessero detto: “Romelu dopo aver segnato più di 60 gol in due stagioni, riportato l’Inter ai vertici assieme ai compagni, disputato una finale di Europa League e vinto un titolo di Campioni d’Italia che manca dal 2010, essere nominato mvp dell’Europa League e della Serie A, lascerà i nerazzurri portando nelle casse del club una cifra record per il mercato Italiano”, voi cos'avreste fatto? Non ci avreste messo subito la firma?».

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