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Allegri: "A giugno torno ad allenare"

Massimiliano Allegri festeggia scudetto 2014/2015

"Giugno sta arrivando, voglio tornare". Massimiliano Allegri conferma il suo imminente rientro nel giorno del crollo Juve, ospite di Sky Calcio Club, in un’ora show fino a notte fonda rilancia il suo manifesto calcistico ("la tattica serve, il calcio è semplice: l'allenatore bravo è chi vince") e i social subito si accendono in una discussione tra tifosi nostalgici e critici degli allenatori "giochisti", come lo stesso Allegri li ha definiti.

"Chi mi ha chiamato? Posso dire questo, che il Real mi ha cercato ma dissi di no perché già avevo dato la mia parola alla Juve". "Non so ancora niente del mio futuro, adesso sto guardando delle partite e mi immedesimo nella testa degli allenatori immaginando che sostituzioni fare per esempio. Ormai giugno sta arrivando e voglio tornare".

Quanto alle preferenze sulla destinazione: "Spagna, Inghilterra, tutte hanno grande fascino, ma magari anche l’Italia, perché no". Quanto al divorzio Juve, dopo 5 anni, 5 scudetti e due finali Champions, "era naturale dividersi. C'è stata una diversità di vedute, eravamo anche d’accordo quasi su tutto ma alla fine la scelta è stata del presidente e con lui sono in ottimi rapporti - dice - Quei cinque anni sono irripetibili, erano state fatte delle scelte di mercato importanti, i giovani sono cresciuti. Credo sia difficile trasmettere ai giocatori le stesse cose dopo 5 anni e credo che questo sia stato uno dei motivi per cui abbiano deciso di cambiarmi. L’ultimo anno avevamo vinto il campionato in 30 partite poi siamo scemati un po' ed è scemato anche quel rapporto. Ci tornerei alla Juve? Non lo so, non si può dire".

E la Juve di Pirlo? "Hanno fatto una buona squadra, sono in finale di Coppa Italia, stanno lottando per un posto Champions, hanno vinto la Supercoppa, poi la Champions è un’incognita - spiega -. Gli acquisti che hanno fatto sono buoni, Chiesa è un ottimo giocatore, lo stesso Morata ma il centrocampo è stato cambiato in blocco, nel cambio generazionale cambiano anche le caratteristiche dei giocatori. Devi andare a ricostruire un’anima di una squadra. Ci vuole calma, bisogna trovare i giocatori con caratteristiche che si completano, tutti sono passati da momenti belli a momenti più difficili. Se vincesse la Coppa Italia e entrasse in Champions comunque sarebbe una stagione buona. Forse poteva stare più vicina all’Inter ma poi bisogna valutare tante cose".

Infine l’Inter: "Dopo essere uscita dalle coppe ha potuto lavorare bene e fare crescere giocatori come Barella e Bastoni e quindi per me vale un quarto o una semifinale di Champions. La Juve ha cambiato tanto, l'Inter già dallo scorso anno con Conte sta facendo un ottimo lavoro e l’anno prossimo può fare una grande Champions". ANSA

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