Lunedì 23 Dicembre 2024

Juventus-Inter, tra Agnelli e Conte lite e insulti: ecco cosa si sono detti, provvedimenti in vista

Antonio Conte

Juventus-Inter si è chiusa col passaggio del turno dei bianconeri e con una brutta lite tra Andrea Agnelli e Antonio Conte. "Bisognerebbe dire la verità essere più educati, avere più rispetto e sportività. Il quarto uomo penso abbia visto quello che è successo per tutta la partita". Antonio Conte così ha replicato, al microfono di Rai Sport, interpellato sull'episodio che lo avrebbe visto protagonista di uno scontro verbale col presidente bianconero, nel finale del match di Coppa Italia, che ha decretato l'eliminazione dei nerazzurri e l'accesso della Juve alla finale. Dalle immagini delle televisioni, si vede il presidente Andrea Agnelli, senza mascherina, rivolgere alcune parole all'indirizzo della panchina dell'Inter, proprio mentre Antonio Conte abbandona il terreno dello Stadium dopo lo 0-0 finale. Sui social impazza il 'totoinsulti': per alcuni "Vaff... parla ora cogl...", per altri "Testa di c...". Secondo alcuni, il litigio sarebbe cominciato già a fine primo tempo, quando il tecnico nerazzurro sarebbe stato protagonista di un brutto gesto rivolto alla dirigenza bianconera e di un'espressione poco rispettosa a fine partita. Sul caso taglia corto il tecnico della Juve Andrea Pirlo. "Non ho visto Conte, all'intervallo sono subito rientrato negli spogliatoi e avevo altri pensieri cui badare".

I PROVVEDIMENTI

La lite Agnelli-Conte seguirà lo stesso percorso della lite tra i due colossi del derby milanista, con la procura Figc in attesa di capire se il giudice sportivo di Coppa Italia esaurirà la vicenda con le sue decisioni. La sentenza è attesa per domani, dopo la seconda semifinale tra Atalanta e Napoli; tutto dipenderà da cosa hanno ascoltato (e visto) quarto uomo e ispettori della procura federale in uno stadio vuoto dove tutto rimbomba, e dunque cosa l'arbitro ha messo a referto. C'è un precedente in questo campionato: alcune settimane fa Nedved e Paratici furono inibiti per offese all'arbitro dalla tribuna, sentiti nel silenzio. Se invece a referto non dovesse esser registrato nulla, potrebbe intervenire la procura Figc.

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