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Lazio straordinaria a Bergamo, Atalanta ko 3-1. Vittorie per Napoli, Udinese e Genoa

De Paul sigla la rete del successo dell'Udinese contro lo Spezia

Straordinaria vittoria di forza e carattere da parte della Lazio, che batte l’Atalanta 3-1 prendendosi una rivincita dopo l’eliminazione di mercoledì dalla Coppa Italia proprio ad opera dei bergamaschi. Decidono le reti di Marusic, Correa e Muriqi, che permettono ai capitolini di superare i nerazzurri in classifica prendendosi il quarto posto, a pari merito con la Roma impegnata stasera con il Verona.

A nulla serve il gol locale di Pasalic, se non a riaprire momentaneamente la gara. Pronti via e i biancocelesti la sbloccano immediatamente con una perla di Marusic, che riceve e dalla distanza lascia partire un destro a giro mortifero per Gollini. La Dea prova a venir fuori ma fa fatica a presentarsi con decisione dalle parti di Reina, dall’altra parte invece serve un super intervento di Gollini ad evitare il raddoppio capitolino di Milinkovic, negato anche dalla deviazione del palo. Il 2-0 della squadra di Inzaghi arriva comunque ad inizio ripresa firmato da Correa, lanciato a rete da un colpo di testa di Immobile e letale nel saltare Gollini e depositare dentro la palla del raddoppio. Gasperini prova a mischiare le carte inserendo forze fresche, ma i risultati non si vedono, anzi è la Lazio a sfiorare il tris sulla ripartenza di Lazzari che non riesce a battere Gollini a tu per tu.

L’Atalanta rimane aggrappata al match e a 10' dalla fine riapre il discorso con il tap-in di Pasalic, che mette dentro a porta vuota dopo un palo colpito da Muriel. La Lazio si spaventa ma una manciata di minuti più tardi fa scorrere i titoli di coda sul match, trovando il 3-1 con Muriqi su assist di Pereira.

Dopo nove turni di astinenza l’Udinese torna a vincere passando 1-0 in casa dello Spezia. Decisivo il rigore di De Paul (espulso successivamente), che permette ai friulani di portarsi a quota 21 punti in classifica, lasciandosi alle spalle i liguri (anch’essi in dieci per il rosso a Saponara) che rimediano la decima sconfitta da inizio campionato. La prima occasione della gara arriva soltanto al 20' per i padroni di casa, dopo le primissime battute all’insegna dell’equilibrio e di studio nella zona centrale del campo.

Il protagonista è Gyasi, che sul cross di Bastoni ci prova di testa trovando la buona respinta di Musso. Una manciata di minuti più tardi si fanno vedere anche i friulani, prima con Becao che manda alto di testa, poi con Deulofeu che lanciato a rete viene fermato provvidenzialmente da Erlic. Al 40' lo stesso difensore rischia di regalare proprio a Deulofeu la palla del vantaggio, ma lo spagnolo non ne approfitta calciando sull'esterno del palo.

Prima dell’intervallo viene annullato il vantaggio all’Udinese ad opera di Arslan, per un fuorigioco millimetrico di Pereyra ad inizio azione. 1-0 ospite che arriverà comunque ad inizio ripresa con il rigore di De Paul, conquistato da Deulofeu per un intervento folle di Chabot.

L’argentino segna e sblocca la gara, ma al 76' rimedia un’espulsione per un doppio giallo che lascia i friulani in inferiorità numerica in vista del finale di gara. Lo Spezia ci prova ma non impensierisce più di tanto Musso, poi all’86' arriva un rosso anche per Saponara che ristabilisce la parità di uomini in campo. Prima del triplice fischio il risultato non cambia.

Il Genoa passeggia a Crotone e ottiene la terza vittoria nelle ultime quattro gare (in mezzo il pari con l’Atalanta), facendo un ulteriore importantissimo balzo in avanti in classifica. 3-0 il risultato allo Scida firmato dalla doppietta di un super Destro e il sigillo di Czyborra. La squadra di Ballardini si allontana dalle zone più rischiose, mentre la formazione calabrese cade nuovamente e resta pericolosamente ultima.

Tanto equilibrio e poche emozioni nelle prime battute di gara, poi al 24' alla prima vera occasione ci pensa il solito Destro a sbloccare le marcature. L’attaccante genoano trova l’ennesimo gol in questo scorcio di stagione, risolvendo un batti e ribatti in area calabrese. Passano appena cinque minuti e arriva anche il raddoppio della squadra di Ballardini, con un super gol al volo di Czyborra su cross di Zappacosta. Nella ripresa continua a fare la gara il Genoa e al 50' arriva il 3-0 ancora con Destro, letale nel piazzare la zampata della doppietta personale sul cross di Zajc. Nel finale il Crotone sfiora il gol della bandiera con Benali, murato da Perin anche con l’aiuto del palo che permette ai liguri di tenere la porta inviolata per la quarta gara di fila.

Non riesce proprio ad uscire dalla crisi il Cagliari di Di Francesco, che viene raggiunto al 94' dal Sassuolo sull'1-1. Non basta il gol di Joao Pedro, pareggiato all’ultimo istante da Boga. Tredicesima gara senza successi per i sardi, che restano in terzultima posizione a quota 15 punti. Prime battute di gara all’insegna dell’equilibrio alla Sardegna Arena, ma con potenziali occasioni sia da una parte che dall’altra. Al 9' viene annullato un gol ai sardi ad opera di Marin, pescato in fuorigioco sulla verticaiizazzione di un compagno. Sull'altro fronte, invece, bella la torsione di testa di Locatelli alzata in corner da Cragno.

Con il passare dei minuti crescono i neroverdi, che sfiorano due volte il vantaggio con Djuricic, prima impreciso al termine di un contropiede, poi murato da un super Cragno che gli nega il gol. Il Cagliari prova a reagire e al 40' colpisce un palo con Nainggolan, che calcia dalla distanza cogliendo sfortunatamente il legno alla destra di un Consigli immobile. Nella ripresa la prima grande chance è per il Sassuolo, ma Cragno è ancora una volta provvidenziale a salvare sulla linea un colpo di testa di Rogerio.

I sardi rischiano più volte di andare sotto, restano a galla grazie al proprio portiere e al 75' trovano quasi inaspettatamente la fiammata per sbloccare il risultato: Marin scappa a destra sul passaggio di Sottil, il cross al centro è perfetto per Joao Pedro che di testa batte Consigli per l’1-0. Sembra fatta per i sardi, ma al 94' ci pensa Boga a salvare il Sassuolo dalla sconfitta realizzando l’1-1 proprio all’ultimo respiro.

Il Napoli vince contro il Parma e si lascia alle spalle il ko con il Verona. Finisce 2-0 allo stadio Maradona grazie ai sigilli di Elmas e Politano, che permettono alla squadra di Gattuso di salire momentaneamente al quarto posto con Roma e Lazio, in attesa però del posticipo dei giallorossi contro l’Hellas. Undicesima gara senza successi per la formazione emiliana, sempre penultima in classifica.

Il copione della gara è chiaro sin dalle prime battute: i partenopei fanno la partita, i ducali attendono e provano a pungere in ripartenza. La squadra di Gattuso tiene saldamente in mano il pallino del gioco e dopo la mezz'ora riesce a sbloccare grazie ad Elmas, autore di una bellissima azione personale che nessun difensore ospite è in grado di fronteggiare. Al 43' gli azzurri sfiorano anche il raddoppio con Lozano, che calcia al volo su cross di Petagna sfiorando il palo alla sinistra di Sepe.

Nella ripresa il Parma torna in campo con un altro piglio e al 61' si vede annullare il gol del pareggio di Brugman, pescato in netto fuorigioco sul passaggio di Gervinho. La squadra di Gattuso non rischia molto altro e all’82' sigilla i 3 punti grazie al mancino deviato di Politano, che beffa Sepe e chiude la gara. Prima del triplice fischio da segnalare anche il palo colpito da Insigne, che sarebbe valso il tris napoletano. AGI

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