«L'ho saputo cinque minuti fa, mi dispiace tantissimo. Non so cosa dire, è stato fulmine a ciel sereno». Così Dino Zoff, appresa la notizia della scomparsa di Paolo Rossi, eroe della Nazionale campione del mondo del 1982. «Abbiamo sempre avuto un grande rapporto con Paolo, simpatico, intelligente - prosegue Zoff - Era un po' che non ci sentivamo, ci avevano detto qualcosa ma non pensavo fosse così grave. I rapporti con lui erano stupendi, era simpaticissimo. Intelligente, aveva tutto per stare bene. Qualcosa difficile da capire».
«Mi continuano a scrivere nella chat i miei compagni dell’82... se ne è andata una parte di noi. Se ne va una parte della mia vita». Così Fulvio Collovati, anche lui campione del mondo con la nazionale italiana nell’82, nel ruolo di difensore, ricorda ai microfoni di Radio anch’io il compagno di squadra Paolo Rossi, morto questa notte.
«Vogliamo continuare a ricordarlo come ce lo ha ricordato stanotte sua moglie» ha aggiunto facendo riferimento alla foto postata su Instagram che ritrae 'Pablito' sorridente al fianco della sua Federica Cappelletti con la scritta 'per sempre'. «Io devo molto a lui - ha sottolineato - perché ci ha fatto vincere i mondiali nell’82». E ha ricordato: «Era stato mio avversario, io lo marcavo da difensore, era un avversario onesto ma imprevedibile» ha concluso.
«Sei mesi fa ho perso un fratello, oggi ne piango un altro. Non voglio dire altro, per me questo non è il momento di parlare». Al telefono con l’Ansa, Antonio Cabrini, compagno di squadra di Rossi per tanti anni alla Juve e in Nazionale, è distrutto nel ricordare il goleador dell’Italia Mundial.
«Un altro pezzo di storia del mio amato calcio se ne va. Grande Paolo con te ho vissuto in Nazionale gli anni più belli. Ti voglio bene. R.I.P». Lo ha scritto su Facebook il club manager viola Giancarlo Antognoni, campione del Mondo nel 1982 insieme a Paolo Rossi, l’ex attaccante deceduto all’età di 64 anni.
«Ci hai portato sul tetto del mondo. Maledetto 2020. Ciao Amico Mio», cosi Bruno Conti, compagno di Paolo Rossi nella Nazionale che vinse il mondiale in Spagna nel 1982, ricorda su instagram l’amico. E lo fa con una bella foto in bianco e nero, che li ritrae mentre si abbracciano, con la maglia azzurra. A lui, Bruno Conti durante le partite di quel mondiale, lanciava, involandosi sulla fascia, deliziosi cross proprio indirizzati al numero 20, quel Paolo Rossi che in diverse interviste, negli anni successivi, raccontò che su quei palloni c'era scritto «basta spingere».
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