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Coppa Italia, sfida Sarri-Gattuso per il primo trofeo post lockdown

Maurizio_Sarri

Manca poco alla prima finale di Coppa Italia post lockdown. Juventus e Napoli vi sono arrivati grazie ai risultati d’andata in semifinale, cioè senza molta gloria. I bianconeri hanno pareggiato due volte, il Napoli ha vinto la partita di San Siro. Gol pochi, a conferma di una blanda ripartenza dei campioni. La Juve finora ha conquistato 13 coppe, il Napoli cinque. Ronaldo ha in bacheca 30 trofei e vuole arricchire ulteriormente il proprio palmares. Mertens aspira al successo per poter strappare un contratto più ricco. Il campionato è alle porte, ma queste tappe di avvicinamento non sono affatto male e la finale di Coppa assegnerà un titolo ambito, in attesa della volata per lo scudetto. In classifica la squadra di Gattuso è indietro e potrebbe metter via per adesso questo trofeo significativo. Sarri deve, fra l’altro, convincere i tifosi juventini più recalcitranti, Gattuso ha inanellato una serie positiva e vuole diventare "re di Napoli" dopo il mezzo flop del suo amico Ancelotti.

In una finale conta poco giocar bene (e perdere), meglio giocar così così e vincere, secondo l’italica filosofia del calcio italico. Il Napoli probabilmente si arroccherà in difesa, cercando il contropiede, come ha fatto contro l’Inter. I bookmakers danno favorita la Juve: troppo facile. Noi ci staremmo attenti a fare le scommesse, perchè nelle partite secche può succedere di tutto. Non sempre la Juventus ha vinto queste finali, negli ultimi anni. Sarri, che è un ex, ha detto che il Napoli si sta esprimendo ad alti livelli.

"Gattuso -secondo il tecnico juventino- è schietto e mi piace. Il Napoli è pericoloso se gli dai spazi e al San Paolo noi abbiamo giocato male, abbiamo fatto errori, ci siamo allungati e abbiamo perso". Il tecnico juventino si inalbera se si insinua che questo sarebbe il suo primo trofeo italiano: "Ho vinto otto campionati; alla Juve ho fatto i migliori risultati, per media punti, degli ultimi cinquant'anni. Queste cose mi fanno girare le scatole (in realtà non erano scatole)". Ha anche detto di aver trovato la squadra "più disponibile" dopo la sosta e che lui sarà "più paziente". Quanto a Ronaldo, vista l'indisponibilità di Higuain, pare che sarà confermato al centro, anche se è sembrato a disagio. Dovrà arrangiarsi, in attesa del centravanti vero. E cercare di intendersi con Dybala.

Ed essendo il nostro calcio alle prime battute dopo la ripresa, tutti si aspettano una finale degna di questo nome. Chissà se verranno accontentati. Se dobbiamo essere sinceri, la Juventus nella partita col Milan (0-0) ha mostrato di essere abbastanza in forma, ma non ha segnato e Ronaldo ha colpito un palo si rigore, sbagliando parecchio. Dybala giocherà al servizio di CR7 ? Il Napoli ha rimontato l’Inter, subendone l’iniziale assalto, ma ha perso il portiere Ospina (squalificato, in campo Meret), autore dell’assist sul gol del pareggio propiziato anche da Insigne, ma segnato da Mertens. Gattuso prepara novità, come Sarri, perchè la vicinanza delle partite potrebbe aver fiaccato qualche giocatore. Fra le nubi della vigilia, si cercherà di scoprire se Mario Rui comincerà da titolare sulla corsia di sinistra, se Fabian Ruiz verrà schierato dall’inizio al fianco di Demme e di Zielinski e se Sarri sceglierà il più tattico Callejon o preferirà Politano. Voci di corridoio danno favorito lo spagnolo. Sarri ci farà sapere se si affiderà a Pjanic nel ruolo di play o se gli preferirà Bentancur, facendo spazio a Khedira. Insomma, una vigilia che preconizza i tatticismi degli strateghi della panchina.

"Rino" Gattuso, che sta raccogliendo i frutti del proprio lavoro, come Sarri, potrebbe vincere il primo trofeo della sua carriera da allenatore. Da giocatore ha mietuto successi a tutti i livelli, compresa una Coppa del Mondo. Vuole ora inserirsi a certi livelli anche da allenatore: ha avuto grandi maestri nel Milan, ha fatto il suo apprendistato e forse per lui è arrivato il momento per dare al Napoli e a sè stesso qualche grossa soddisfazione. "La Juve è abituata a vincere -ha detto Ringhio- per per noi sarà difficile. Ma siamo abituati a soffrire". Il Napoli di Gattuso è diventata una squadra compatta, corta, capace di ripartenze efficaci, come si è visto contro l’Inter. Ma la Juve gli lascerà spazi per sfruttare la velocità dei Mertens e degli Insigne ? Si prospetta una partita molto tattica in cui potrebbe con aver la meglio la squadra più dotata, cioè la Juve. Ma l’ultima parola sarà quella del campo. Doveri sarà l’arbitro. Si sta facendo strada piano piano e, con il prossimo pensionamento dei veterani Orsato e Rocchi, potrà arrivare in prima linea. Non ci sarà il pubblico e giocare a spalti vuoti sarà un vero peccato, per la prima Coppa "virale" della storia. ITALPRESS

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