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La Figc proroga la chiusura della Serie A al 2 agosto

La stagione 2019/2020 del calcio italiano potrà spingersi fino al 2 agosto. La decisione di posticipare di 33 giorni il termine previsto è stata presa al termine della riunione con tutte le componenti federali ed è, come spiegato dalla stessa Figc, "una determinazione che verrà assunta nel pieno rispetto delle raccomandazioni ricevute da Fifa e Uefa, nelle more delle decisioni del Governo e del necessario approfondimento che Leghe e Aic faranno in tempi brevi per la definizione del prolungamento dei contratti in scadenza al 30 giugno".

Ventiquattro ore dopo il confronto con il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora e in attesa del via libera dello stesso Governo per la ripresa degli allenamenti dal 4 maggio e poi delle competizioni ufficiali, la Figc fa dunque il primo passo ufficiale e fissa oltretutto per inizio maggio la riunione del consiglio federale in cui dovranno essere approvate le norme sulle licenze nazionali e le date del mercato per la prossima stagione sportiva che, come raccomandato anche dall’Uefa per preservare gli Europei del 2021, dovrà iniziare al più tardi a settembre.

Ma sul tavolo restano altre incognite. C'è il problema dei tamponi e dei test sierologici, visto che l’Associazione italiana calciatori ha più volte ribadito di non accettare trattamenti privilegiati rispetto al resto della popolazione. Resta poi da definire la procedura esatta da tenere in caso di nuovo contagio all’interno del "gruppo squadra": bastano due tamponi di controllo a tutti gli altri componenti per potersi sentire al sicuro? O sarebbe necessaria una quarantena per l’intero gruppo, che di fatto bloccherebbe nuovamente il campionato? E infine, ma non meno importante come evidenziato dalla stessa nota odierna della Federcalcio, c'è la questione dei contratti in scadenza. La Fifa ha spiegato che non è possibile imporre una proroga degli accordi solo posticipando il termine della stagione sportiva, come si appresta a fare la Figc. Che, per l’appunto, fa riferimento al "necessario approfondimento che leghe e Aic faranno in tempi brevi per la definizione del prolungamento dei contratti in scadenza al 30 giugno". Un altro ostacolo importante sulla strada della ripresa del calcio italiano.

Sul percorso del calcio, e in particolare della Serie A, verso la ripresa del campionato restano però ancora diverse incognite. La prima riguarda la posizione del Governo, che sembra orientato verso l’ok agli allenamenti ma non ancora pronto a dare il via libera alle partite ufficiali da fine maggio, come spera la Lega Serie A. Proprio questa incertezza sta facendo riflettere diverse società sull'opportunità di rimettere in moto una macchina costosissima e pericolosa - vista la mole degli esami medici da effettuare e i rischi legati ad eventuali nuovi contagi - senza la sicurezza di poter concludere il campionato. Per questo, se l'Esecutivo dovesse rinviare l’ok alle partite ufficiale a metà maggio, i club potrebbero pensare di posticipare ancora di quindici giorni la ripresa degli allenamenti. Del resto, con la nuova deadline della stagione fissata al 2 agosto, sarebbe sufficiente giocare le prime partite ufficiali a metà giugno per portare a termine la Serie A e anche la Coppa Italia. ITALPRESS

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