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Coronavirus, Mancini: "Lasciateci tornare in campo"

"Spero che si possa tomare presto a vivere e che questo momento drammatico diventi solo un ricordo, seppure storicamente brutto. Per vivere intendo la libertà di agire, di pensare, di avere rapporti sociali e, anche, di fare attività sportiva. Corro in casa, ma sogno che sia giunto il momento di allentare la pressione". A dirlo, in un’intervista al Corriere dello Sport, il ct della Nazionale, Roberto Mancini, che parla, a proposito del Coronavirus, di "una tragedia inumana, inaspettata, terribile".

"E' stato e sarà ancora un anno terribile, ma credo che nel 2020 ci siamo fatti trovare tutti impreparati, in Italia e nel mondo. Bisogna trovare una soluzione. Il lockdown? Non posso e non intendo entrare nel merito delle decisioni del Governo - ribatte -. Io dico che dopo così tanto tempo la vita deve riprendere per tutti, magari in modo diverso. Oltre alle chiusure di tutte le attività, dei fallimenti delle aziende dovremo confrontarci con la depressione. La gente è stanca".

"Secondo me lo sport di contatto non è pericoloso - sostiene -. I casi li contiamo facilmente, soprattutto ad alto livello. Per questo spero che riaprano il nostro mondo: lo sport ha un valore sociale, di aggregazione. Se riparte, darà una mano al Paese sotto il profilo psicologico. Le emozioni positive aiutano".

E poi il calcio è tra le industrie più importanti dei Paese. "Sì, se coliamo a picco noi poi sarà più difficile per tutti", sottolinea Mancini, che ribadisce: "Io penso che l’attività possa riprendere: i campi di calcio sono lunghi cento metri, ci sono gli spazi giusti, molti club hanno anche molteplici terreni e spogliatoi diversificati Riprendiamo a giocare a calcio e vedrete che il calcio aiuterà il Paese. Una volta stabilito che i cinquecento giocatori impegnati in serie A sono immuni o guariti, non ci saranno più rischi e pericoli". Dodici giornate per giocarsi uno scudetto. "Che diventa impronosticabile, perchè è un mini torneo. la Juve, che è la più forte in assoluto, e la Lazio sono favorite, ovvio, ma attenzione perchè certe distanzè possono essere annullate facilmente da uno sbandamento. L’Inter se batte la Samp nel recupero che le manca, tornerà in corsa per il titolo. E attenzione anche all’Atalanta, se ripartirà da dove era rimasta. Nessuno può sentirsi al sicuro o più forte degli altri".

Si potrebbero profilare 14 mesi di calcio senza sosta. "Se finisce una stagione, e me lo auguro, inizia l’altra immediatamente dopo. Si parla di finali europee in pieno agosto: non ci saranno soste, le rose dovranno ampliarsi, gli impegni saranno stressanti. Passiamo prendere esempio dalla Russia: consegnato lo scudetto, dieci giorni dopo si ricomincia. Ovviamente con una pausa invernale", dice ancora Mancini.

E per le Nazionali ci sarà poco spazio: "Lo so, ma io ora mi auguro che il calcio riparta e che aiuti il Paese a riprendersi. Non voglio pensare ai miei interessi personali: spero che la serie A si concluda ed esprima i suoi verdetti, al resto penserò dopo".

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