"È la quarta partita in nove giorni in cui giocano sempre gli stessi uomini. I ragazzi hanno fatto una fatica incredibile, abbiamo fatto qualcosa d'importante e di straordinario, accetto qualsiasi situazione, posso solo elogiarli". Mister Antonio Conte è visibilmente soddisfatto dopo il successo per 2-1 contro il Brescia dell'ex Balotelli. Ma il calendario fitto di appuntamenti desta qualche preoccupazione: "È un'anomalia giocare sette partite in 20 giorni, questo mi sembra molto strano, noi lo faremo".
"Certe partite bisogna vincerle soffrendo, per tante ragioni. Bisogna essere bravi a soffrire e a reggere botta. Però, sfido chiunque a giocare quattro partite in nove giorni - aggiunge ai microfoni di Sky Sport -. A Brescia anche altri hanno sofferto. Complimenti al Brescia, Corini sta facendo bene quest'anno, dopo avere fatto bene nella passata stagione. Lo conosco, perché siamo stati compagni di squadra, è un bravo ragazzo e merita grandi successi. Dobbiamo cercare di migliorare alcune cose, rispetto a quando sono arrivato ho compreso la situazione. La classifica non deve inebriarci o fare abbassare la tensione".
L'Inter ha comunque riscattato il mezzo passo falso col Parma nel segno dei 'soliti' Lautaro Martinez e Lukaku (7 gol in 10 partite). Per impacchettare i tre punti, di fatto alla squadra di Conte bastano il "compitino" due tiri in porta, un per tempo, ma deve ringraziare Handanovic decisivo in due occasioni con risultato ancora in bilico e in una sullo 0-2 poco prima che il Brescia riaprisse la partita.
La partita
In un quadro in cui le squadre si schierano a specchio - nel Brescia Corini sceglie di passare alla difesa a tre lanciando il centrale debuttante classe '98 Mangraviti - il primo squillo al 4' con palla gol per l'Inter: cross di Barella e colpo di testa di Lukaku con palla a terminare sul fondo. La squadra di Conte ha la partita in mano e il pallone sempre tra i piedi senza tuttavia riuscire a creare granché' in termini di pericolosità contro un Brescia ripiegato su se stesso e che di fatto si difende con cinque uomini. E allora, ecco che in soccorso dei nerazzurri arriva anche un pizzico di fortuna: un destro da fuori di Lautaro Martinez viene deviato da Cistana che inganna cosi' Alfonso il quale può solo guardare il pallone andare in rete per l'1-0 dell'Inter. È il 23'. Lo svantaggio comunque non mortifica i padroni di casa che anzi si scuotono e iniziano a trovare più coraggio puntando su un Tonali che entra in partita dando una mano ad alzare man mano il baricentro del Brescia e a mettere un poco in difficoltà l'Inter che vede una punizione della trequarti del gioiellino del 2000 (seguito sul mercato dagli stessi nerazzurri) sul quale Mangraviti non arriva puntuale in rovesciata e un numero sul fondo dello stesso che si conquista un angolo.
Finale di tempo nervoso, sono scintille in mezzo al campo tra Gagliardini e Tonali: il primo rimedia un giallo. Dopo 2' di recupero, in archivio va un primo tempo abbastanza noioso. In avvio, al 2', di ripresa a ravvivare l'atmosfera di pensa Balotelli con una conclusione da fuori di Balotelli a fil di palo sul quale Handanovic si distende in angolo. Sugli sviluppi del quale ancora Handanovic è decisivo su Donnarumma che si gira a due passi mentre Balotelli non riesce ad arrivare in tap in. L'impatto della squadra di Corini, che guadagna 5 corner in 12', è eccellente e solo grazie ad un fallo in attacco di Balotelli l'Inter riesce a trarsi d'impaccio.
E al 18' in contropiede pesca il jolly del 2-0 con un gran gol di Lukaku che si libera della marcatura di Mangraviti: sinistro a giro nell'angolino di Lukaku. Finita? No. Mentre Handanovic (ancora decisivo) dice no in due tempi a Balotelli che stacca su un angolo, è al 31' la gara si riapre: Bisoli in progressione dentro l'area vince un rimpallo e sul tiro trova la deviazione decisiva di Skriniar che tenta di anticiparlo. Il Brescia si straccia in avanti schierandosi col 3-4-3 per cercare il pari, ma la missionw non riesce e nonostante un grande assalto si chiude con proteste per un fallo di mano in area su cross di Martella. Tempo di vedere un giallo a Conte per proteste e l'Inter - tirando un sospiro di sollievo - è regina, almeno per una notte.
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