Prima la sofferenza per il gol subito, poi la liberazione per la doppietta di Dybala. In mezzo una lunga partita fatta di possesso di palla e di attacchi strozzati dalla difesa della Lokomotiv. "Eravamo sempre sotto controllo, la stavamo dominando e non riuscivamo a metterla a posto - il punto di vista di Maurizio Sarri -. Per fortuna i ragazzi hanno avuto la pazienza anche quando siamo andati sotto. Non era facile venirne a capo, abbiamo continuato a giocare e l'abbiamo messa a posto come era logico, vista la differenza di qualità espressa".
Una Juventus che ha tenuto il possesso per lunghi tratti nella metà campo offensiva, raggiungendo "il record (della Juve, ndr) in Champions League per possesso e supremazia", numeri incoraggianti ma comunque sterili, con il match ribaltato dal tridente Dybala-Ronaldo-Higuain: "Loro non avevano la forza di ripartire e quindi si poteva azzardare la scelta di farli giocare insieme, sono stati ordinati tutti e tre e non era semplice. Non abbiamo sbagliato partita, eravamo meno brillanti del solito e loro hanno fatto una buona partita difensiva".
Va male invece all'Atalanta, travolta per 5-1 dal Manchester City. "Il risultato è pesante, ma per noi ci sono cose buone da portarci dietro in campionato. E in Champions giocheremo alla morte al ritorno, anche con la Dinamo Zagabria: ne abbiamo due di fila in casa". Gian Piero Gasperini, nonostante il 5-1 all'Etihad Stadium e quota 0 dopo 3 partite nel girone C, vede il bicchiere mezzo pieno: "Mi dispiace non aver tenuto il risultato a lungo, per quei pochi minuti nel primo tempo in cui il Manchester City l'ha ribaltato: soprattutto l'episodio del rigore del 2-1 mi ha fatto arrabbiare tantissimo, ci siamo fatti sorprendere - sottolinea l'allenatore dell'Atalanta -. Meglio così che rimanere bassi e indietro, non sarebbe stato formativo anche contro una delle migliori compagini al mondo. Ne usciamo bastonati, ma qualcosa di buono in campo l'abbiamo messo".
Il rammarico del Gasp, insomma, è legato alla reazione immediata dei padroni di casa dopo il rigore-rompighiaccio di Malinovskyi: "Una volta in vantaggio siamo comunque riusciti a ripartire bene, ma quell'uno-due a difesa schierata ci ha fatto davvero male". Il tecnico di Grugliasco riconosce alle inglesi il quid in più nelle coppe: "Difficile fare paragoni con le big italiane, perché il City viaggia a una velocità superiore con una tecnica individuale al top. La Champions League è una competizione aleatoria, soprattutto quando si arriva alla fase delle partite secche e conta molto la condizione fisica. Certo, oggi abbiamo affrontato una delle favorite".
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