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Serie B playout, il Tar del Lazio sospende la delibera della Lega

Il playout della Serie B si deve giocare. Questa le decisione della Sezione Prima Ter del Tribunale amministrativo regionale che ha accolto la domanda cautelare del Foggia sospendendo l’efficacia della decisione del Consiglio Direttivo della Lega di Serie B che aveva al contrario annullato il playout.

Per il Tar, dunque, se è giusto permettere lo scorrimento della classifica per il Perugia ammettendolo ai play-off, come è avvenuto, bisogna fare altrettanto con il Foggia, preservando il format del campionato che prevede la disputa del play-out.

"Ritenuto sussistente - spiega dunque Germana Panzironi - un pregiudizio grave ed irreparabile per la parte ricorrente (appunto il Foggia, ndr) a cui sarebbe da subito preclusa la possibilità di disputare i play-out e quindi avere la chance di permanere nella serie B e considerato che la stagione sportiva è nella fase finale ed è necessario preservare le condizioni sportive ed agonistiche della squadra per sostenere le partite di play-out, che non possono avvenire nell’imminenza dei nuovi campionati di calcio", il Tar ha sospeso l’efficacia della decisione del Consiglio direttivo della Lega di B fissando la camera di consiglio per la trattazione collegiale al prossimo 11 giugno.

Nel decreto monocratico firmato dalla presidente Germana Panzironi, il Tar del Lazio evidenzia innanzitutto come sussistano "le ragioni di estrema gravità ed urgenza richieste per la concessione della misura cautelare monocratica". "Il verbale impugnato" dal Foggia, osserva il giudice amministrativo, "ha determinato il non luogo a procedere dei play-out per il campionato di Serie B, in quanto la quarta compagine retrocedenda sarebbe stata individuata "iussu iudicis" nella compagine US Città di Palermo s.p.a.", retrocessa all’ultimo posto della classifica dalla sentenza del Tribunale federale nazionale per presunti illeciti amministrativi.

Ma, osserva Germana Panzironi, "la modifica della graduatoria del campionato, a seguito della retrocessione della squadra del Palermo, provoca in realtà uno scorrimento che ha come effetto quello di permettere la disputa dei play-out a squadre diverse rispetto a quelle individuate nella precedente graduatoria, le quali, per effetto dello scorrimento medesimo, si trovano nelle posizioni di quart'ultima e quint'ultima. Il citato verbale - ricorda il Tar - ha in tale ottica attribuito valore alla retrocessione della squadra palermitana, nell’ambito della graduatoria, disponendo la possibilità per la A.C. Perugia Calcio di disputare i play-off, ancorchè essa non fosse collocata in posizione utile prima della retrocessione del Palermo. Appare pertanto configurabile una situazione di disparità di trattamento nell’ambito delle modifiche alla medesima graduatoria".

 

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