Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Parte da San Siro l'avventura di Pellegrino

CATANIA. Debuttare in Serie A non è mai  semplice. Farlo sul terreno di San Siro, contro il Milan, lo è  ancor meno. «Se le gambe tremeranno a me, non sarà un problema,  l'importante è che non accada alla squadra», spiega Maurizio  Pellegrino, chiamato domenica scorsa sulla panchina del Catania  per rilevare Rolando Maran, giunto al secondo esonero  stagionale, e traghettare la squadra fino al termine della  stagione.     Tornato a guidare gli etnei 11 anni e mezzo dopo la  promozione dalla C/1 alla B, conquistata in coppia con Ciccio  Graziani, e dal divorzio nel successivo campionato cadetto dopo  sole nove giornate, Pellegrino è chiamato a gestire una  situazione compromessa. Il Catania si presenta al Meazza ultimo  in classifica, e a -7 dalla zona salvezza, a sei turni dalla  conclusione del campionato.     «Non avrei avuto problemi - assicura l'allenatore  rossoazzurro - a venire in conferenza stampa dopo una settimana  di lavoro e dire che questo gruppo non ci credeva più. Non è  così. Nonostante il momento sia critico ho avuto risposte  immediate dai ragazzi. Posso assicurarvi che impegno e  professionalità saranno massimi. Mi piacerebbe che ogni  settimana da qui alla conclusione del campionato venisse vissuta  come quella che tanti anni fa ci vide spuntarla nella finale dei  Play-off di C/1, a Taranto».     «Per affrontare il Milan al meglio - continua Pellegrino -  occorrono equilibrio e convinzione, quella convinzione che ho  visto in ogni allenamento e che mi rende fiducioso. Pensare solo  a limitare i rossoneri significherebbe perdere l'autostima che  ci serve per fare bene». Tra i 21 convocati, oltre allo  squalificato Peruzzi, non ci sono Alvarez, ma anche gli  infortunati Bellusci e Almiron. Pellegrino dopo aver provato a  lungo 3-5-2 e 4-3-3 è orientato verso la seconda opzione, con  Izco abbassato sulla fascia destra, il ritorno tra i titolari di  Frison fra i pali e Spolli al centro della difesa. 

Caricamento commenti

Commenta la notizia