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Titoli di coda, il Siena spinge i rosa in B

Il Palermo perde in casa contro i toscani e dicono probabilmente addio alla speranza di salvezza. Gli uomini di Gasperini sprecano il vantaggio di Anselmo nel primo tempo e si fanno recuperare dalle reti di Emeghara e Rosina su calcio di rigore nella ripresa

PALERMO. Fine, titoli di coda. Lo aveva detto anche Gasperini alla vigilia della sfida col Siena. Chi perde, è fuori dalla lotta. Vince il Siena. Ai toscani il diritto di poter sperare ancora. Al Palermo un finale amaro, amarissimo. Solo la matematica tiene in piedi i rosanero, ma la Serie B a questo punto è più di un qualcosa di virtuale. Calendario alla mano, dopo non aver vinto una partita contro Atalanta, Pescara, Chievo, Genoa e Siena, non si vedono davvero sbocchi per provare quantomeno ad avere un barlume di speranza per le ultime dieci giornate. Partite che verosimilmente accompagneranno come in un calvario il Palermo verso la serie cadetta. E dire che per una volta le cose si erano messe bene col Palermo che passava in vantaggio a fine primo tempo. Il fatto che a segnare, inoltre, fosse uno dei peggiori in campo sembrava un altro segno positivo del destino. Invece, dopo neanche 6 minuti il vantaggio è subito dilapidato con la frittata di Munoz e Sorrentino che favorisce la rete di Emeghara. Il rigore di Rosina completa l’incubo. In una situazione del genere sembra anche inutile fare disquisizioni tattiche. Alla fine fanno più rumore i fischi e gli insulti del Barbera ai giocatori e soprattutto verso il presidente Zamparini fuori dallo stadio.
Primo tempo brutto. Palermo senza mordente che fatica a pungere il Siena, chiuso indietro pronto a ripartire. Il tiro di Dossena al 3’ respinto da Pegolo in angolo è solo l’illusione di vedere un Palermo diverso dalle ultime uscite. Anzi, sono proprio gli ospiti a sfiorare il vantaggio per due volte sempre con Rosina. Il fantasiste spreca prima di testa al 10’ e poi di piede a due passi dalla linea di porta al 33’. Entrambe le occasioni nascono dalla sinistra. È da quel settore che il Siena fa più male, con Anselmo in confusione quando c’è da attutire i colpi di Sestu e Rubin. In mezzo a queste due occasioni della squadra di Iachini, il Palermo si fa vivo al 24’ con un colpo di testa di Boselli, dopo corner di Miccoli, respinto da Pegolo. Sembra l’unico modo in cui il Palermo può andare in vantaggio e l’impressione viene confermata a un minuto dall’intervallo, quando al 44’ uno degli uomini più in difficoltà mette finalmente in porta questo maledetto pallone. Angolo di Miccoli, Anselmo colpisce il palo, ma la palla gli ritorna tra i piedi e può respingerla in rete. Ogni tanto la fortuna si ricorda del Palermo, che va a riposo in vantaggio.
La ripresa inizia subito con un cambio, con Gasperini che butta nella mischia Nelson per Anselmo, al quale non basta il gol per evitare la doccia anticipata. Ma dopo sei minuti dall’inizio della ripresa, i rosa devono ricominciare da capo. L’errore arriva da chi meno te l’aspetti, ovvero dai due migliori elementi della difesa, Sorrentino e Munoz. Su un pallone messo in mezzo da Rosina, il difensore ostacola il portiere e colpisce di testa, servendo involontariamente Emeghara, che di testa deve solo spingere la palla verso la porta vuota. Gasperini cambia ancora, togliendo un impalpabile Miccoli e inserendo Ilicic. Gasperini mette il Palermo a trazione anteriore. Fuori Dossena al 69’ e dentro Fabbrini. Cambio sciagurato, perché alla prima palla toccata perde un pallone che fa partire Rosina ed Emeghara in contropiede. Quest’ultimo si fa stendere in area da Von Bergen. L’arbitro assegna il rigore che Rosina realizza. Il Palermo prova con le unghia a rivedere un po’ di luce dall’inferno in cui si è cacciato. Ma Munoz all’80’ è sfortunato e di testa centra la traversa su azione da angolo. L’ennesima dimostrazione di un’annata maledetta sta anche in un’altra traversa colpita stavolta da Nelson all’89’. Come andare ancora una volta a sbattere il muso contro un muro. Da lì in poi solo fischi, contestazione e rabbia dei tifosi. E titoli di coda.

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