Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Tanto cuore in 10 e qualche rimpianto: col Torino è 0-0

Il Catania in inferiorità numerica per l'espulsione di Lodi al 16' gioca meglio degli ospiti e si mangia le mani per il rigore fallito da Bergessio. Nel finale scattano i nervi. Espulsi anche Maran e Pulvirenti

CATANIA. Niente... Lodi. Ma solo rimpianti, per il Catania, e - in parte - anche per il Torino. Etnei e granata aprono il 2013 con un pareggio senza reti che, per motivi diversi, assume la dimensione dell'incompiuta per entrambe le formazioni. Il rammarico maggiore ha tinte rossoazzurre e trova fondamento nei due episodi che segnano il match. Il primo arriva dopo appena 12' ed è legato a un'imperdonabile leggerezza di Francesco Lodi: il regista di casa, tante volte decisivo (ma in positivo), stavolta si distingue in negativo, facendosi espellere per una plateale manata a Meggiorini, dopo un contrasto a centrocampo. Bergonzi, già protagonista nel Massimino, di una decisione analoga in avvio di stagione (espulso Alvarez contro il Napoli, dopo soli 2'), sventola il cartellino rosso al n. 10 degli etnei, in inferiorità numerica per i restanti 80' e passa. Malgrado l'uomo in meno, il Catania riesce a giocarsela alla pari con gli avversari, tanto da procurarsi la migliore occasione a met… del primo tempo, quando Vives frana in area su Izco e Bergonzi decreta il rigore. Lo specialista Lodi non c'è, tocca a Bergessio presentarsi sul dischetto: l'argentino alza troppo il tentativo di trasformazione e la palla va a infrangersi sulla traversa. Cos, tra un cartellino rosso evitabile e un penalty fallito, il Catania non va oltre il punto in una sfida nella quale la formazione di Maran non ha mai rinunciato a proporsi in avanti, rimodulandosi in un 4-3-2 elastico e in grado di produrre più di un'opportunità da rete. La parata di Gillet sulla botta di Gomez, l'azione non finalizzata da Bergessio prima dell'intervallo, la botta dello stesso Bergessio corretta in angolo ancora da Gillet e i tentativi nel finale di Almiron, Gomez, Castro e Salifu, corroborano la sensazione che - in 11 contro 11 - i padroni di casa avrebbero potuto mettere alle corde un Torino che non è apparso nella sua serata migliore. Molto prudente in avvio, la squadra di Ventura non è riuscita a capitalizzare la lunga superiorità numerica, faticando a esprimere la qualità necessaria per dare un senso all'uomo in più. È toccato a Cerci, con le sue fiammate, creare qualche apprensione ad Andujar prima con un tiro sporcato da Bergessio che l'estremo difensore argentino è riuscito a neutralizzare con un bel riflesso e poi con un sinistro a giro uscito d'un soffio. Eccettuato un inoffensivo rasoterra di Bianchi, il Torino ha creato solo un altro pericolo, proprio allo scadere, con una spaccata del nuovo entrato Verdi che ha attraversato lo specchio della porta catanese, spegnendosi a lato. In casi del genere, si dice che lo 0-0 era scritto.(

Caricamento commenti

Commenta la notizia