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Miccoli e il contratto: "Forse non rinnovo"

"Ho parlato con il presidente Maurizio Zamparini e ci sono rimasto male perché vuole rinnovare a dicembre o gennaio per vedere come sto". Queste le parole del capitano oggi in conferenza stampa nel ritiro di Malles

MALLES. Con qualche chilo in più, come ha detto ieri il presidente Maurizio Zamparini, ma sempre pronto a segnare e a far sorridere i propri tifosi. Fabrizio Miccoli, capitano del Palermo, vuole ricominciare alla grande la stagione in rosanero, dopo essere stato tentato di andare a concludere la carriera negli Emirati Arabi, all'Al Nasr. "Mi fa piacere essere entrato nella storia del Palermo - ha detto in conferenza stampa a Malles (Bolzano) -, avevo degli obiettivi personali che ho raggiunto e quest'anno posso continuare questa striscia positiva. Voglio fare gol per me e per la squadra e diventare il più grande calciatore della storia del Palermo".
Il bomber, però, è meno sorridente del solito. E si toglie subito qualche sassolino dalla scarpa. "Mi fa piacere che ieri Zamparini abbia parlato bene di me - ha spiegato -, soprattutto per la storia del rinnovo, perché io se sto bene voglio giocare altrimenti vado a casa. Ho parlato con il presidente e ci sono rimasto male perché vuole rinnovare a dicembre o gennaio per vedere come sto. Per me possiamo arrivare anche a giugno e forse non firmerò nemmeno, voglio andare in scadenza e a giugno vedremo come sto fisicamente, se ho ancora qualcosa da dare al Palermo".
Da martedì scorso si è aperta la campagna abbonamenti, ma sarà dura rivedere la Favorita stracolma come i primi anni del ritorno in Serie A. "I tifosi dobbiamo riportarli allo stadio - ha ribadito il capitano -, vogliono vedere attaccamento alla maglia e credo che quest'anno possiamo fare bene. Sarà una stagione difficile, ma spero che non sia un'annata come quella trascorsa".
Un motivo per abbonarsi è di sicuro la conferma di Miccoli, che sembrava ormai destinato ad andare via. "Ringrazio Zenga perché voleva portarmi all'Al Nasr a tutti i costi – ha aggiunto -. Ho avuto un bellissimo rapporto con lui, avevamo raggiunto l'accordo, eravamo sul punto di fare l'operazione: mi facevano due anni di contratto, non tantissimi e non avrei guadagnato cifre esagerate, però volevo andare perché vedevo un forte interesse per me. Poi il presidente ha fermato tutto. Del resto, sarei partito senza la mia famiglia e credo di aver fatto la scelta giusta rimanendo".
In panchina ci sarà Giuseppe Sannino che sta cercando di creare una struttura solida, nella quale Miccoli potrà essere protagonista. "Sannino vuole un Palermo vero - ha concluso -. Vuole una squadra che corre sempre a prescindere dal risultato, vuole che i compagni si aiutino a vicenda e a me piace questo modo di pensare. Giocheremo con due punte, come ho sempre fatto".

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