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Mangia esorcizza il derby e porta il panettone: "A Catania si può far bene"

Il tecnio del Palermo sente che la sua squadra ha le risorse per uscire dal Massimino con dei punti. E se dovesse arrivare una scofitta? "Parlo col presidente, sento la sua fiducia"

PALERMO. Scaramanzia, senso dell’ironia, esorcismo al derby. Chiamatelo come volete. Devis Mangia entra nella sala stampa di Boccadifalco con un panettone in mano. Un gesto distensivo che alleggerisce il clima pesante che si è creato negli ultimi giorni attorno al tecnico dopo le sconfitta in campionato col Cesena e quella col Siena ai rigori che è costata l’eliminazione dalla Coppa Italia, dove i rosa erano finalisti in carica. Come egli stesso afferma, non si sente tradito dalla squadra, perché al di là degli errori, ha sempre visto l’impegno dei suoi. «E quindi ho portato il panettone per chi era preoccupato per la mia alimentazione e per far capire che sto bene dal punto di vista fisico e mentale. Anche se comunque ho sempre preferito il pandoro». Arriverà anche quello al termine della conferenza e arriveranno anche due bottiglie di spumante per brindare e fare gli auguri di Natale con i giornalisti. «Già immagino cosa scriveranno se domani perdo sul fatto che ho brindato in anticipo».



"Sento fiducia del presidente". Come al solito all’allenatore del Palermo il sorriso non manca. Ma le sue parole su cosa sarebbe del suo futuro in rosa in caso di sconfitta nel derby hanno più valore di un panettone. «Sotto questo punto di vista, io ho una sensazione positiva. Io mi fido molto di chi comanda qua e cioè del presidente Zamparini. Quando lo guardo in faccia, i suoi occhi e le sue parole mi dicono certe cose di cui mi fido. Sento, quindi, la fiducia della società e del presidente».


"Ho capito cosa significa un derby qui". A un risultato negativo, però, Mangia non vuole neanche pensarci. Dice di avere visto negli ultimi giorni certe cose che gli fanno pensare che al Massimino «il Palermo ha le risorse giuste per fare bene». E il confronto con i tifosi di giovedì lo ha fatto calare interamente nell’atmosfera derby. «Non ho mai fatto un derby, ma dopo il colloquio con gli ultras, ho capito che si tratta di una partita molto importante qui. Però non arriverei all’esasperazione di chi ha addirittura detto che è meglio vincere il derby e poi scendere in Serie B. Comunque, ritengo importante aver sentito dai tifosi quello che provano per questa partita. E ho riportato il messaggio anche agli assenti. Ho capito cosa significa la settimana del derby e la sensazione è stata piacevole».



Figuracce passate? Imparare dalla storia. Proprio l’argomento principale del faccia a faccia coi tifosi è stato l’andamento disastroso del Palermo negli ultimi anni a Catania. Il passato deve insegnare, secondo Devis Mangia che si è documentato sulle figuracce dei rosa contro gli etnei. «La storia recente è un riferimento importante, serve per evitare di ripetere certi errori».





Miccoli più dieci e 4-4-1-1. E gli undici che scenderanno in campo per evitare questi errori si schiereranno con un 4-4-1-1. «Miccoli più dieci perché dobbiamo giocare questo match con gente che ha vissuto e conosce questi scenari», dice Mangia. Praticamente confermata la mossa di spostare Balzaretti a destra della linea di difesa con Mantovani a sinistra. E sul terzino della Nazionale, Mangia alza le difese attorno al suo giocatore, dopo le accuse che lo vogliono con la testa a Parigi. «Balzaretti ha la testa a Palermo e ha la stima di allenatore e di tutti i suoi compagni. Per un tecnico avere persone come lui è manna dal cielo. Ha giocato da terzino destro alla Juve. Mi ha dato piena disponibilità a giocare in un ruolo non propriamente suo». A centrocampo le corsie laterali saranno occupate da Alvarez e Bertolo con in mezzo Barreto e Della Rocca. Ad agire alle spalle del capitano, invece, ci sarà Ilicic.

Silvestre, giornata da ex. Una giornata particolare la vivrà, invece, Matias Silvestre. Gli occhi saranno puntati sul leader della retroguardia rosanero, fino all’anno scorso capitano degli etnei. Ecco cosa ne pensa Mangia. «Il ragazzo è consapevole delle sue qualità e dell’importanza che ha per il Palermo, avrà l’equilibrio per gestire qualsiasi tipo di accoglienza».

Mangia-Montella: "Bel segnale per giovani allenatori". Infine un riferimento al Catania e al collega in panchina, suo giovane coetaneo. «Montella? Mannaggia a lui che è più giovane di qualche giorno e mi ha tolto il primato. Scherzi a parte, spero che riusciremo a fare bene nel tempo. Potrebbe essere un bel segnale per i giovani allenatori che vogliono emergere». Queste, invece, le valutazioni tattiche. «Il Catania dovrebbe giocare con un centrocampo a cinque e questa è una valutazione già fatta e con l’atteggiamento corretto possiamo trovarci anche in superiorità. La partita è stata preparata nei minimi particolari. I rossoazzurri sono una buonissima squadra, con equilibrio in mezzo il campo e buone qualità in attacco».

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