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Palermo, due schiaffi al vecchio maestro Rossi

Mangia batte l'amatissimo ex allenatore. Decidono le reti di Miccoli e di Ilicic. I rosanero continuano a vincere al Barbera

PALERMO. Due schiaffi al vecchio maestro. A dare due dispiaceri a Delio Rossi ci pensano Miccoli, che non ha mai amato del tutto il tecnico di Rimini, e una delle sue scoperte, Josip Ilicic. E il Palermo formato scudetto in casa vince la sesta vittoria su sei tra le mura amiche del Barbera. Ancora una volta il pubblico amico serve a spazzare via le incertezze incontrate in trasferta. In casa gira davvero tutto a meraviglia. Basti pensare che i rosa hanno segnato un gol per tempo, nei momenti in cui stava soffrendo di più. Premiate le mosse di Mangia, che ha riproposto Migliaccio al centro della difesa e a sorpresa ha schierato Benussi in porta, decisivo in un paio di occasioni, al posto di Tzorvas. Scelte che sono servite per scacciare via la paura che questo ritorno di Delio Rossi a Palermo aveva messo ai tifosi rosanero. Il Palermo sale in questo momento al quinto posto solitario in classifica. I tre punti portano i rosa a quota 19 e permettono di scavalcare la Roma. La Fiorentina è sembrata poca roba e ha perso anche i nervi nel finale con Natali che è stato anche espulso per proteste nel finale dall’arbitro Russo. Delio Rossi aspetta con ansia il ritorno di Jovetic. Già, Delio Rossi. Si è parlato tanto del suo ritorno. Ovazione e pubblico in piedi quando è entrato in campo. Il pubblico ha applaudito l’ex tecnico rosanero, mentre la Curva Nord ha continuato a inneggiare alla squadra per poi tributargli un coro al fischio finale.

Nonostante i problemi evidenziati, però, la mano di Rossi sulla sua Fiorentina si comincia già a vedere. Ripartenze veloci che mettono in difficoltà la difesa rosa, specialmente a destra, da dove viene anche calciato il primo corner della gara al 7’. Benussi, oggi preferito a Tzorvas, nel frangente salva su incornata di Natali. Il Palermo risponde con Miccoli e Ilicic. Quest’ultimo semina il panico al 15’, dopo una bella combinazione con Barreto. Il suo pallone attraversa tutta la linea di porta difesa da Boruc, ma nessun compagno si butta con decisione. La partita vive di fasi alterne. Il pressing alto dei viola (anche qui si vedono le impronte dell’ex tecnico rosanero) mette in allarme Migliaccio e compagni. Ma come si vedono i pregi, si vedono anche i difetti tipici della squadra di Rossi, che a Palermo si conoscono bene. E con due passaggi al22’ il Palermo colpisce la Fiorentina. Bastano due passaggi. Silvestre recupera palla su Gilardino e fa partire il contropiede con Ilicic. Lo sloveno offre una palla d’oro, in mezzo ai centrali Gamberini e Natali, a Miccoli, che solo davanti a Boruc con il mancino non sbaglia. Gli ospiti, invece, protestano al 33’ per un fallo di mano di Silvestre in area. Il rigore ci poteva stare. Il capitano rosa, invece, è sfortunato e al 42’ deve abbandonare il campo per infortunio. In panchina c’è Pinilla, ma Mangia fa entrare Lores Varela e opta così per il trio con Ilicic e Zahavi già sperimentato nell’ultimo match casalingo contro il Bologna. Non succede più nulla e si va a riposo con gli uomini di Mangia in vantaggio per 1-0.

Nel secondo tempo ci pensa soprattutto il tempismo di Silvestre a tenere a bada gli attacchi della Fiorentina. E dove non c’è lui, ci pensa Benussi. Come al 61’ quando Montolivo fa partire un fendente da fuori area. Il pallone è potente e angolato, ma il numero 99 vola alla sua sinistra. Il centrocampista si ripete due minuti dopo con il sinistro. Stavolta il portiere rosa sarebbe battuto, il Barbera trema, ma la sfera finisce al lato. I tecnici cambiano, invece, in attacco. Out Gilardino per Silva e tra le fila rosa entra Pinilla per Zahavi. La Fiorentina non è arrembante, ma mette paura ai rosa al 70’. Pisano si lascia scappare ancora una volta Natali, in pratica l’uomo più pericoloso tra i suoi, che prende la traversa. Ci pensa Ilicic, tre minuti più tardi, a far tirare un sospiro di sollievo. Il numero 27 rosa disegna una parabola perfetta su punizione. Boruc non può arrivarci e palla in rete. Per lo sloveno c’è l’abbraccio di tutto il Barbera quando esce all’83 per fare posto a Bertolo. I nrosa amministrano e portano a casa i tre punti.

La prossima settimana arriva finalmente una trasferta che sembra abbordabile contro una squadra indecifrabile come il Parma, capace di battere l’Udinese, ma di perdere col Novara, ma comunque con il buon bottino di 15 punti in cascina. Il Palermo arriverà in Emilia con tanti dubbi in attacco. Miccoli si è rifatto male, Pinilla è sembrato nella mezzora giocata in pesante ritardo di condizione. E chissà cosa sarebbe questo Palermo con 4-5 punti in più ottenuti in trasferta.

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