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Nelle mani di Tzorvas: "So come battere la Roma"

Il portiere greco del Palermo pronto a rialzarsi dopo il ko di Milano rievoca le due vittorie nel doppio confronto contro i giallorossi in Europa League col suo Panathinaikos

PALERMO. Solito aspetto elegante. Jeans, camicia, cardigan e mocassini. Come nel giorno della sua presentazione, Alexandros Tzorvas si presenta con un aspetto impeccabile. Si scusa anche con i giornalisti presenti in sala stampa a Boccadifalco per la presenza del suo amico traduttore. «Ancora non parlo bene l’italiano, scusatemi. Capisco bene la lingua, ma ancora ho qualche difficoltà a esprimermi, quindi preferisco col mio professore vicino». Ma dopo circa due mesi, il portiere greco ha fatto vedere anche altro. Fino ad ora il suo rendimento è stato più che sufficiente. Interventi decisivi ce ne sono stati e con la complicità della difesa, è riuscito a chiudere la porta per due gare consecutive, fatto che non accadeva da mesi per il Palermo.


Proprio nell’ultima partita contro il Milan, però, ha dovuto interrompere troppo presto questa imbattibilità e la lezione è stata pesante. «Sono dispiaciuto per avere interrotto l’imbattibilità. Il compito di ogni portiere è tenere la porta inviolata. Ma è chiaro può capitare che qualcosa possa andare storto. Prima di tutto, qui in Italia tutte le partite sono difficili. Quando capita di perdere contro queste grandi squadre, bisogna subito correggere gli errori commessi e guardare avanti».

Domenica all’Olimpico si va per il riscatto contro la Roma. La speranza è che tutto il Palermo venga influenzato dalla tradizione positiva di Tzorvas contro i giallorossi. «Ho eliminato la Roma due anni fa in Europa League col Panathinaikos, vincendo per 3-2 entrambe le partite. Questa sarà un’altra storia, ma bisogna sempre pensare di fare bene quando giochi contro squadre fori come questa. L’assenza di Totti per loro è importante, è il loro capitano, il loro leader. Noi dovremo essere bravi in fase difensiva e sfruttare ogni occasione che ci può capitare sotto porta». E a proposito di Panathinaikos e Roma, un suo ex compagno della squadra greca ha appena battuto la formazione di Luis Enrique nel derby. «Con Cissè – racconta Tzorvas – ci siamo scambiati qualche messaggio, gli ho fatto i complimenti. Ora, però, tocca a noi stare molto attenti, perché quando una squadra perde come è successo alla Roma, cerca subito d vincere la partita successiva».

Quella di Roma, però, non è forse la migliore occasione per riscattarsi per il Palermo, che anche quest’anno ha evidenziato il solito mal di trasferta. A proposito, ecco l’analisi del portiere della nazionale greca. «Certamente per noi esistono differenze tra giocare dentro e fuori casa. Cercheremo di migliorare questo aspetto. Guardando il calendario, però, abbiamo visto che nel girone d’andata affronteremo, o abbiamo già affrontato grandi squadre fuori casa».

E come nel giorno della sua presentazione, a Tzorvas non dispiace trattare temi extracalcistici. Anzi sembra quasi che si trovi più a suo agio a parlare di certi argomenti. Il tema è focalizzato sul suo Paese. Dalle differenze con Palermo alla terribile crisi economica che sta investendo la Grecia. «Le differenze tra Palermo e Atene ci sono. Prima di tutto per la grandezza. Ma continuo a sostenere che mi sento come se fossi in Grecia. Le mie origini sono del Peloponneso e ci sono molte somiglianze con la Sicilia, per quanto riguarda la cultura e per il modo di fare della gente. Anche per questi motivi, non ho avuto nessun problema di adattamento. Per quanto riguarda la crisi che sta attraversando il mio Paese, dico che è scioccante quanto sta accadendo in Grecia, ad Atene. Non sono orgoglioso di quello che sta succedendo nella mia terra. Chi guarda da fuori, però, deve capire che per la popolazione greca si tratta di un problema di sopravvivenza».

L’ultimo pensiero è ancora per la Grecia, ma torna a essere legato al calcio, dato che la sua Nazionale ha ottenuto il pass per gli Europei in Polonia e Ucraina. Tzorvas e compagni vanno alla ricerca di un nuovo exploit . «Quell’impresa del 2004 in Portogallo resta un evento molto importante per calcio greco. Chissà che non possa ripetersi l’anno prossimo. Ci proveremo».

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