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Coraggio Mangia: "Milan arrabbiato, ma vogliamo giocarcela"

Il tecnico del Palermo sa di trovare un Milan incavolato per il ritardo in classifica. Sulla formazione, Miccoli è disponibile: "Ma perlerò con lui domani per decidere"

PALERMO. Incavolato. Per Devis Mangia non c’è bisogno di un santone per capire quale sarà lo stato d’animo dell’avversario di domani del Palermo, il Milan, ed è proprio questo il termine utilizzato dal tecnico rosanero oggi in conferenza stampa a Boccadifalco. «È scritto che saranno carichi, hanno una gran voglia di giocare questa partita, ma di certo ce l’abbiamo anche noi». Insomma, il Diavolo alla ripresa della sosta vorrà invertire con una prova aggressiva la tendenza della prime giornate di campionato. Mangia questo lo sa. Ma invita i suoi comunque a giocarsi la partita, «anche perché se ce li portiamo a casa, non facciamo una bella fine». Come a dire che se il Palermo attenderà troppo il Milan nella propria trequarti di campo rischia di tornare a casa con le pive nel sacco. «Dobbiamo essere bravi a capire i momenti della partita, a interpretarli. Ci saranno frangenti in cui dovremo gestire e altri in cui dovremmo difenderci».



L’importante, però, per l’ex tecnico della Primavera sarà non fare ragionamenti di classifica, che in questo momento vede i rosa con il doppio dei punti dei rossoneri. Dieci per il Palermo e cinque per il Milan. «Manco sapevo quanti punti abbiamo noi, preferisco non guardare la classifica. Secondo me, ci faremmo solo del male facendo questi ragionamenti».



Sulla formazione di domani sera, invece, tutto gira intorno a Miccoli, dato in dubbio per tutta la settimana. L’unica certezza è che il capitano è disponibile ed è convocato. «Ma io e Fabrizio – spiega Mangia – abbiamo un ottimo rapporto e quindi prima ho bisogno di parlare con lui domani per capire le sue sensazioni. E poi è giusto fare anche un po’ di pretattica». L’impressione comunque è quella che sono due le possibilità che ha pensato Mangia per l’attacco: o un reparto offensivo con il capitano e uno tra Hernandez e Pinilla, con il primo favorito. O un attacco con una delle due punte sudamericane e un trequartista tra Zahavi e Ilicic. Tra l’altro questa è un’ipotesi confermata dallo stesso tecnico in conferenza.



E anche se non si sa da quale posizione partirà, Ilicic dovrebbe essere della partita dal primo minuto. Mangia se lo è fatto scappare quando ha parlato dello sloveno e delle sue difficoltà comunicative con l’italiano. «Io non ho notato tutti questi problemi. Certo non fa lunghi discorsi da Divina Commedia, ma tra di noi ci capiamo. E non mi dà fastidio neanche il suo carattere più riservato rispetto ad altri. Anzi, mi stimola a cercare di capirlo, per comprendere cosa ha dentro, cosa c’è dietro questi atteggiamenti di protezione».



Per quanto riguarda il resto della formazione, Mantovani prenderà il posto dello squalificato Balzaretti e Alvarez è candidato al suo rientro per una maglia da titolare. Tutti pronti, invece, i giocatori rientrati fino a ieri dalle rispettive nazionali. «E se sono stanchi, vuol dire che lo hanno nascosto bene. Li ho messi sotto torchio oggi nella rifinitura. Inoltre, qualcuno mi ha anche portato la maglia della propria nazionale. Vuol dire che mi vogliono bene».



E Mangia parla anche del suo intimo derby, dato che è nota la sua simpatia per l’Inter. «Io al momento mi sento soprattutto del Palermo. Prima certe partite le vedevo dagli spalti di San Siro. Adesso ho la possibilità di viverle dalla panchina e di sfidare i campioni d’Italia. Questa è la mia grande motivazione e non il fatto che io simpatizzi per i colori nerazzurri. Le mie emozioni di entrare a San Siro? Non so, credo saranno simili a quelle dell’esordio al Barbera o della gara dell’Olimpico. Finché non sbucherò da quella porticina che fa entrare in campo, non si può dire. L’importante è che il mio medico amico sia sempre vicino in caso di svenimento».



Infine, una battuta sul Milan, in particolare sui mal di pancia di Ibrahimovic e Cassano. « Sono situazioni che non conosco e quindi non mi permetto di giudicare. Io per il momento mi sto divertendo, so solo questo». E se per i suoi due attaccanti, il loro allenatore, Massimiliano Allgri ha parlato di un Maalox per risolvere i problemi, questa è la risposta di Mangia. «Io mi auguro di non dover prendere un Aulin a fine partita, perché vorrà dire che il Milan mi ha fatto girare la testa. A parte gli scherzi, mai come in queste partite conta ancora di più divertirsi, perché sai che hai la possibilità di giocare un incontro del genere».

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